Ostuni piange per la scomparsa del 73enne Marcello Carrozzo, uno dei più apprezzati fotoreporter a livello mondiale.
Carrozzo, che si era sentito male circa un mese fa, lascia una ferita insanabile per la città di Ostuni, lui che era un vanto e un’eccellenza cittadina, con i suoi scatti, in giro per il mondo. Era sempre in viaggio per fotografare e scoprire nuovi luoghi, dall’Africa, all’Asia, dalla Siria, all’India, alla Striscia di Gaza, fino al suo ultimo viaggio, quello in Donbass, dove aveva fotografato ancora una volta le barbarie di una guerra ingiusta, con i suoi morti, gli sfollati, quegli ultimi, da sempre molto a lui molto cari.
Marcello, infatti, lo si poteva definire il fotoreporter degli ultimi, dai lebbrosi, a chi è ai margini della società, a chi ha perso tutto. Era sempre in giro per il mondo, ma con la sua Ostuni nel cuore. Amava dire «posso andare in qualunque posto del mondo, ma quando torno ad Ostuni mi emoziono ogni volta» e proprio con la sua città ha condiviso le sue esperienze dalle mostre nelle scuole, alla collaborazione con il “Festival della Cooperazione Internazionale”, fino ai corsi di giornalismo.
Carrozzo è stato anche docente del laboratorio di fotografia giornalistica per il Master in giornalismo dell’Università di Bari.
Questo il ricordo di Domenico Greco, presidente della Pro Loco di Ostuni Marina: «il nostro caro amico Marcello ha sempre raccontato attraverso la fotografia le storie di uomini , donne e bambini nei Paesi in via di sviluppo, ai limiti della sopravvivenza. Le sue sono anche storie dei più deboli che l’accelerazione processo di globalizzazione ha, in questi ultimi decenni, maggiormente penalizzato, costringendoli ad una vita di disagi e privazioni».