NAPOLI (ITALPRESS) – “Il ponte sullo Stretto di Messina disegna un’Italia unificata. L’unità del Paese, la cui celebrazione ricorre proprio oggi, è stata fatta parlando tutti la stessa lingua, oggi abbiamo il dovere di dare a tutti cittadini lo stesso diritto di accesso alla mobilità. Disegnare un’alta velocità che arriva a Reggio Calabria, si interrompe e ricomincia dall’altra parte del mare sarebbe un disegno incompiuto”.
Così Pietro Salini, Ad di Webuild, intervenuto a un incontro nell’ambito del Festival euromediterraneo dell’economia.
“Serve un pensiero collettivo su come collocarci come Paese nel 2050. Il ponte – ha aggiunto – è parte di uno schema che vede riallacciato il Paese tra il Sud, che sta ancora raccogliendo le macerie di un disegno industriale fallimentare, e il Nord, lo stesso Nord che ha attratto tutte le migliori risorse del Sud nel
corso del tempo, e i principali investimenti. Il problema non sono più le distanze, ma è la capacità di progettare il futuro del Paese come motore del Mediterraneo di fronte a sfide enormi. Dobbiamo essere in grado di gestire grandi flussi migratori e trovare un equilibrio in tema di welfare, sostenibilità e occupazione, con il lavoro che sarà, insieme all’acqua, la più scarsa risorsa di un futuro guidato dall’intelligenza artificiale”, ha concluso Salini.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Webuild-
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