«Riparte la misura rivolta agli studenti e studentesse universitarie che hanno perso uno o entrambi i genitori per sostenerli economicamente nell’accesso agli studi universitari o negli altri percorsi di alta formazione presenti in Puglia». Lo afferma l’assessore all’Istruzione della Regione Puglia, Sebastiano Leo, nell’annunciare che a partire dalle scorso 15 marzo, e sino alle ore 12 del 17 aprile prossimo, gli studenti pugliesi orfani potranno presentare domanda per l’assegnazione di 42 borse di studio che verranno assegnate per un importo annuale di 3.500 euro per ogni studente, da rinnovare ogni anno accademico dopo la verifica dei requisiti di ammissibilità, per un massimo di sei anni.
La misura è rivolta agli studenti residenti in Puglia orfani di uno o di entrambi i genitori, iscritti in Italia alle Università, agli Istituti dell’alta formazione artistica e musicale e agli Its, nell’anno accademico 2022-2023, anche se assegnatari di borsa di studio a valere sul bando “Benefici e Servizi”.
È «un impegno importante, doveroso, che già dallo scorso anno ha garantito a tanti ragazze e ragazze di inseguire i propri sogni e le proprie passioni – sottolinea Leo – accrescendo le loro competenze e conoscenze, nonostante la condizioni di difficoltà in cui purtroppo versano».
Si tratta, conclude Leo, «di un provvedimento importante che segna il passo di una regione che in materia di welfare studentesco, soprattutto per i più meritevoli ma privi di mezzi, è assolutamente all’avanguardia. A questi ragazzi orfani, costretti a vivere un momento così drammatico come la perdita di un genitore, voglio dire che non siete soli, la Regione Puglia non vi lascerà indietro ma vi sarà accanto nella costruzione del vostro futuro».
Gli studenti interessati possono presentare domanda on-line accedendo al portale di Adisu Puglia.
Per accedere al beneficio bisogna aver conseguito il diploma di maturità con voto non inferiore a 90/100; essere iscritti in corso presso un’Università, un Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale (Afam) o presso un Istituto Tecnico Superiore (Its); essere orfani di uno o di entrambi i genitori; possedere situazione economica equivalente (ISEE), per prestazioni universitarie non superiore a euro 23mila e di Indicatore della situazione patrimoniale equivalente (ISPE) non superiore a euro 50mila; per gli studenti degli anni successivi al primo aver superato tutti gli esami annuali previsti dal proprio piano di studi; per le matricole aver superato tutti gli esami annuali previsti dal proprio piano di studi, relativamente al primo anno.
La misura rientra nelle politiche che da anni l’amministrazione regionale sta portando avanti in materia di diritto allo studio, nell’ottica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l’eguaglianza dei cittadini per l’accesso e per la frequenza dei corsi dell’istruzione universitaria e dell’alta formazione, favorendo la creazione di un sistema di opportunità per tutti e l’innalzamento della produttività della formazione dell’istruzione universitaria e dell’alta formazione.