L’ex procuratore capo di Taranto, Carlo Maria Capristo, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.
Lo ha stabilito il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Potenza. Il processo avrà inizio il 22 maggio.
Oltre a Capristo, in veste di procuratore di Trani dal 2008 fino al 6 maggio 2016 e poi di Taranto fino al 16 luglio 2020, il gup ha mandato a processo l’avvocato Giacomo Ragno del foro di Trani, ritenuto «suo amico personale» e concorrente negli episodi corruttivi, Piero Amara, avvocato penalista, considerato «soggetto attivo della corruzione in atti giudiziari» assieme a Filippo Laghi, funzionario della polizia.
Risultano imputati anche l’ex commissario di Ilva in As, Enrico Laghi, dal 2015 a giugno 2018, il consulente dei commissari Ilva in As Nicola Nicoletti, delegato a seguire le vicende gestionali e legali degli stabilimenti ex Ilva di Taranto fra il 2015 e il 2018.
Rinvio a giudizio anche per l’ex pm di Trani Antonio Savasta, per il quale il procuratore capo di Potenza aveva chiesto il non luogo a procedere, con l’accusa di rivelazione colposo di segreto d’ufficio.