SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Truffa sul bonus facciate: sequestro da 85 milioni di euro. Indagati anche a Bari – VIDEO

I finanzieri del Comando provinciale di Treviso, nell'ambito di un'indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al “bonus facciate” hanno eseguito una serie di perquisizioni e sequestri, delegati dall'Autorità giudiziaria, su 49 milioni di euro di crediti d'imposta e oltre 2 milioni di euro tra somme di denaro e altri beni nella disponibilità di…

I finanzieri del Comando provinciale di Treviso, nell’ambito di un’indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al “bonus facciate” hanno eseguito una serie di perquisizioni e sequestri, delegati dall’Autorità giudiziaria, su 49 milioni di euro di crediti d’imposta e oltre 2 milioni di euro tra somme di denaro e altri beni nella disponibilità di venti indagati.

Si tratta di persone, per lo più giovani originari di paesi dell’Est Europa residenti tra le province di Bolzano, Venezia, Catania, Treviso, Rovigo, Padova, Bari e Pesaro Urbino.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini gli indagati per realizzare il meccanismo di frode avevano attivato, nel 2021, partite Iva per ditte edili attestando falsamente di aver compiuto i lavori che davano diritto a generare i crediti relativi al bonus facciate.

Nell’ambito dello stesso fascicolo processuale, a gennaio 2022 il Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Treviso aveva già sequestrato agli indagati crediti fiscali per 31,5 milioni di euro e disponibilità liquide per 2,5 milioni di euro. Nel complesso, quindi, le indagini hanno permesso finora di assicurare al patrimonio pubblico circa 85 milioni di euro in crediti fiscali, disponibilità finanziarie e altri beni illecitamente detenuti.

I reati per cui si procede riguardano ipotesi di truffa e indebite percezioni a danno dello Stato nonché riciclaggio, reimpiego in attività economiche e autoriciclaggio dei proventi illeciti.

Fra gli indagati figura poi il titolare di uno studio di consulenza fiscale di San Biagio di Callalta, che ha curato la costituzione delle aziende intestate agli stranieri e che, dai riscontri investigativi, emerge quale ideatore dell’intero disegno criminoso.

I crediti d’imposta, ottenuti fraudolentemente e all’insaputa dei proprietari degli immobili, che hanno negato di aver intrattenuto qualsiasi rapporto con gli indagati, sono stati in parte monetizzati mediante cessione a istituti di credito, in parte ceduti a ditte individuali create ad hoc ovvero a società terze.

Le indagini proseguono, anche per ricostruire compiutamente tutti i passaggi di denaro successivi alla monetizzazione dei crediti fittizi e, a tale scopo, sono già stati attivati i canali di cooperazione internazionale per tracciare e sequestrare i proventi dei reati commessi, inviati all’estero per eludere od ostacolare gli accertamenti.

ARGOMENTI

bari
bonus facciate
cronaca
guardia di finanza

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!