Una barra metallica è stata apposta all’ingresso della sede del Parco Lama Balice – Villa Framarino – Malatesta, che da lunedì è chiuso «a persone e veicoli». A emettere l’ordinanza è stato il direttore Nicola Lavermicocca a causa della «condizione di stabilità e sicurezza della staccionata in legno», segnalata dalle associazioni ambientaliste e dai liberi frequentatori.
Non c’è pace, dunque, per l’area che, con i suoi 37 chilometri, costituisce il parco più ampio del capoluogo. Dopo la denuncia del presidente del Consiglio comunale Michelangelo Cavone, relativa alla presenza di vere e proprie discariche all’interno del parco, Lama Balice torna sotto i riflettori, questa volta per il crollo di un muretto a secco della staccionata che, per circa 800 metri, delimita tutto il tratto di belvedere lungo-lama che si colloca sulla sponda sinistra idraulica.
«In più tratti – si legge dall’ordinanza emessa – è stata distrutta ovvero in tutta la sua lunghezza non è da ritenere in ordinarie condizioni di stabilità e di sicurezza». Le pessime condizioni manutentive della staccionata erano state evidenziate già nel corso della seduta assembleare del 20 dicembre scorsa. A fine febbraio, dunque, l’ordinanza, con il divieto scattato lunedì scorso. «Si è ritenuto di dover intervenire – si legge nel documento – a tutela delle specie, degli habitat e dei valori paesaggistico-architettonici dell’area protetta» che restringono «l’accesso delle persone e dei veicoli a motore nell’intorno della sede di Villa Framarino».
L’ambientalista Vito D’Alessandro, che ha diffuso l’ordinanza sui social network, ha dichiarato di aspettare «quanto prima l’avvio dei lavori da parte dei comuni competenti», taggando, in primis, il sindaco Antonio Decaro.