(Adnkronos) – Guido Clemente di San Luca, appassionato di calcio e fervente tifoso del Napoli, è ordinario all’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, storico docente anche della Federico II e dell’Università Suor Orsola Benincasa ed ha portato avanti la sua ‘battaglia’ sul rigore giuridico delle regole del gioco del calcio anche con il libro ‘Arbitri non giudici’ e con la sua ultima fatica, in uscita in questi giorni, ‘Calcio e diritto’ – nel prisma della passione azzurra – (Editoriale Scientifica, 2023), che sarà tra i temi del convegno ‘Regolamento del gioco del calcio tra teoria e prassi’ in programma il 6 marzo all’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ a S. Maria Capua Vetere. Gli studi scientifici dell’autore, inoltre, oggi confluiscono nella nascita, in seno al Corso di laurea triennale in Scienze dei Servizi Giuridici (curriculum in Diritto e Management dello Sport) dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, della prima cattedra universitaria italiana specificamente dedicata alla Giuridicità delle regole del calcio. Lo fa sapere la casa editrice con una nota.
Il libro, da parte sua, raccoglie gli articoli scritti in materia di calcio e diritto nel decennio 2013-2023, proponendoli in ordine cronologico, secondo un’articolazione in cinque parti, definite dalle diverse fasi della storia recente del Napoli, segnate dagli allenatori che l’hanno guidato: Mazzarri/Benitez (2013-2015); Sarri (2015-2018); Ancelotti (2018-2019); Gattuso (2019-2021); Spalletti (2021-2023). Dichiarando senza infingimenti la passione azzurra, -con ciò tenendo a dimostrare di voler conservare onestà intellettuale-prova a far luce sul ‘corto circuito’ concettuale fra calcio e diritto, dando corpo alla battaglia intrapresa da qualche anno per allargare nella società civile, attraverso lo strumento del pallone, la riflessione sui tratti fondamentali dello Stato di diritto. Il libro presenta un evidente ulteriore profilo caratterizzante: quello della speciale dimensione antropologica che, a Napoli più che altrove, lega squadra e città. Vengono in luce, infatti, i più significativi lineamenti di cultura calcistica che coniugano il modo di giocare della squadra col modo di essere del popolo partenopeo.