ROMA (ITALPRESS) – Negli anni più recenti, mentre la produzione industriale è rimasta grossomodo stabile rispetto ai livelli del 2017, quella delle industrie alimentari, bevande e tabacco è cresciuta di oltre 10 punti percentuali. In particolare, dalla pandemia in poi, la produzione di questo comparto è cresciuta in maniera decisa e piuttosto costante fino alla prima parte del 2022, anno nel quale si è registrata una crescita del 1,2% rispetto all’anno precedente, superiore a quella dell’industria nel suo complesso (+0,5%). E’ quanto emerge dai dati dal report dell’Osservatorio agroalimentare, frutto della collaborazione tra la Fondazione Giampiero Sambucini e la Fondazione Edison.
Notevole anche il contributo del settore agroalimentare alle esportazioni italiane, che nel 2022 sono cresciute del 19,9% rispetto al 2021 raggiungendo i 625 miliardi, che per il settore hanno fatto segnare 60,7 miliardi, paro al 10% dell’export complessivo. Nello specifico, le esportazioni della sola industria alimentare, bevande e tabacco sono state pari a 52,3 miliardi, quelle dei prodotti agricoli a 8,4 miliardi. Rispetto al 1991 (7,8 miliardi a valori correnti) l’export agroalimentare italiano è cresciuto di oltre 7 volte. Un ruolo di straordinario successo, in questo percorso di crescita, è quello svolto dai cosiddetti “magnifici 7”, sette categorie di prodotti che, da sole, nel 2021 hanno raggiunto un valore di export di 31,3 miliardi, quasi il 60% dell’agro-alimentare italiano nel suo complesso (52,9 miliardi). In particolare, si tratta di: ortaggi, frutta e loro preparazioni (9,6 miliardi), vini di uve (7,2 miliardi),pasta e riso (3,7 miliardi), formaggi e latticini (3,7 miliardi), prodotti da forno (2,9 miliardi), conserve animali (2,1 miliardi), cioccolata e altre preparazioni con cacao (2,1 miliardi). Anche nel corso del 2022, imagnifici 7 continuano a trainare l’export del settore agroalimentare e, in base agli ultimi dati disponibili hanno raggiunto i 34,4 miliardi. “I magnifici 7 – ha detto Stefano Mantegazza, vicesegretario della Fondazione Sambucini – sono l’avanguardia di una articolata filiera che poggia sul lavoro di oltre 1,4 milioni di persone e che, partendo da autentiche unicità di nicchia, coinvolge territori altamente specializzati e arriva ad esprimere una ricca varietà di prodotti di altissima qualità apprezzati dai consumatori di tutto il mondo”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
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