«Siamo molto abbattuti e basiti». Il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, fa fatica a commentare tutto ciò che è successo in questi ultimi giorni a Giovinazzo, dove si sono verificati una serie di episodi di puro e gratuito vandalismo contro il patrimonio comune e l’arredo urbano. Quello che preoccupa è il fatto che gli atti vandalici si sono concentrati tutti a poca distanza l’uno dall’altro e rigorosamente di notte, quando è più facile agire indisturbati.
Fa rabbia, invece, il fatto che si tratta di distruzione assolutamente gratuita, senza alcun motivo logico alle spalle ma effettuata solo per ricevere (forse) un atto di notorietà o solo per una certa dimestichezza con il danneggiamento di ciò che ci circonda. Sono tre gli avvenimenti accaduti: il primo ha riguardato i bagni della villa comunale, dove sono state prese di mira e distrutte prese elettriche, i muri sono stati imbrattati e sono state spaccate piastrelle. Il secondo episodio si è consumato sul lungomare di “Ponente”, non lontano dalla spiaggia detta “dei monaci“, dove un paio di balaustre sono state in parte abbattuti. L’ultimo, il più recente, è stato nel fine settimana, quando alcuni ignoti (chissà poi se è sempre un solo gruppo o più di uno) hanno rovesciato e distrutto i grandi vasi di piazza San Salvatore.
«Sono atti davvero gratuiti – è la voce del primo cittadino – che non ci lasciano e non ci possono lasciare assolutamente indifferenti. Di sicuro, dove abbiamo la copertura delle telecamere di videosorveglianza (leggasi, allora, in villa comunale) procederemo con le indagini e cercheremo, d’accordo con le forze dell’ordine, di intensificare i controlli nelle ore notturne perché questi fenomeni si verificano in pienissima notte quando c’è poco passeggio e movimento in giro. Cercheremo di capire chi sono i responsabili e ripareremo quello che è stato rotto. Siamo molto affranti, abbattuti, e arrabbiati perché sono gesti che non portano a nulla». Anche l’assessore all’Ambiente, Alfonso Arbore (è stato lui a denunciare questi episodi), ha difficoltà a dare un giudizio sulla difficile situazione che si sta vivendo a Giovinazzo.
«Inutile mettere la faccia dall’altra parte – sottolinea – ma va chiarito che non sta succedendo niente di diverso rispetto a quello che la cronaca giornaliera ci riserva ogni giorno anche nell’hinterland barese e noi siamo sempre pronti a denunciare queste situazioni. Deve essere la gente pronta a indignarsi e a portare avanti una rivoluzione popolare. Siamo incazzati per questa barbarie gratuita portata avanti con ogni probabilità da ragazzini neanche 20enni ed è proprio questo che ci amareggia di più perché significa che come genitori abbiamo fallito. Non bisogna mollare e non molleremo, infatti, anche per evitare che il fenomeno non degeneri in quanto è sempre bene ricordare che, stando ai dati comunicatici dalla prefettura, la nostra è una città tranquilla e a maggior ragione non dobbiamo arretrare di un millimetro. Attenzioniamo ogni cosa e continueremo con questo modo di fare».