È «un pugno al cuore» la situazione in cui versa la sanità lucana, dall’ospedale della città dei Sassi alle realtà territoriali. La definisce così il consigliere comunale del Partito Democratico Carmine Alba, che nel corso dell’incontro cittadino sulla sanità ha ricordato, alla luce della sua esperienza professionale nel settore, che non è sempre stato così: «Nel corso degli anni ho assistito anche ai grandi risultati ottenuti, quando nel nostro ospedale “Madonna delle Grazie” si sono raggiunti alti livelli di professionalità, di assistenza e di cure». Ma il quadro attuale è ben diverso e vede prioritaria una riorganizzazione: «Il Pnrr può e deve essere la leva che ci serve per risollevare il nostro ospedale, i nostri ambulatori e riportare l’assistenza sanitaria ai livelli che la nostra città e tutto il nostro territorio necessita». La parola chiave, per Alba, è programmazione: «Un piano sanitario vero, a distanza di quattro anni dall’insediamento della Giunta Bardi, ancora non si intravede. È un fatto gravissimo che si traduce nelle difficoltà di garantire il diritto alla salute dei cittadini che è sotto i nostri occhi». Per il consigliere, altra grande assente è la valorizzazione delle professionalità, dai medici agli amministrativi, passando dagli operatori socio sanitari, agli infermieri, ai tecnici. Una situazione che va ad appesantire la voce migrazione sanitaria, le lunghe attese e le difficoltà nella gestione delle emergenze. «In effetti il Pnrr ha tra le azioni principali la riorganizzazione dei servizi sanitari – prosegue – . Questa occasione va colta senza tentennamenti». Alba ha poi sottolineato come l’amministrazione comunale debba essere «presente e guardinga» sulla questione e ha ricordato che il primo cittadino di Matera è anche Presidente dell’Assemblea dei sindaci della provincia: «Chiedo, che esito ha avuto il Patto dei sindaci per la salute sottoscritto alcuni mesi fa? Quale ascolto vi è stato da parte della Regione?». Il diritto alla salute è tutelato dalla Costituzione, ha ricordato ancora Alba; pertanto, «è un bene troppo rilevante per essere affidato a chi, sulla base di logiche poco sensibili, potrebbe agire su spinte e rivendicazioni meramente localistiche».
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Di Redazione16 Novembre 2024