Il primo parco eolico marino d’Italia e dell’intero Mediterraneo è nato a Taranto. Beleolico, questo il suo nome, è stato realizzato da Renexia, società del gruppo Toto attiva proprio nel mondo dell’impresa delle Rinnovabili. «Beleolico rappresenta un traguardo storico, è infatti il primo parco eolico marino, non solo d’Italia ma dell’intero Mediterraneo. È l’ideale punto di partenza di quella che ci auguriamo diventi una rivoluzione green – sostiene Andrea Porchera, responsabile delle relazioni istituzionali e comunicazione di Renexia – la città di Taranto diviene così un ideale centro di partenza dell’energia del futuro, pulita e sostenibile, grazie al vento e al mare».
Le dieci turbine dell’impianto sono state già installate nell’area esterna al porto di Taranto, vicino al molo polisettoriale. L’impianto ha una capacità complessiva di 30MW, ed è composto, appunto, da 10 turbine con una produzione di oltre58mila MWh, pari al fabbisogno annuo di 60mila persone. In termini ambientali vuol dire che, nell’arco dei 25 anni di vita prevista, consentirà un risparmio di circa 730mila tonnellate di Co2. Per la distribuzione dell’energia sul territorio Renexia ha costruito una sottostazione per l’allaccio alla rete elettrica nazionale in località Torre Triolo, a pochi chilometri dall’area portuale. «Dal punto di vista della produzione siamo in linea con le aspettative – afferma Andrea Porchera – la produzione di energia registrata finora ammonta a circa 25,5 GWh e su base annua il Parco produrrà circa 60GWh, pari al fabbisogno di 20mila famiglie. Quanto prodotto viene immesso regolarmente nella rete elettrica nazionale e poi distribuita tra le varie utenze».
Continua Porchera: «Circa il 10% di quanto prodotto sarà fornita al porto di Taranto a partire dalla primavera, un quantitativo pari a circa 220Mwh che servirà per elettrificare il porto. Questo in virtù di un accordo che è stato definito lo scorso anno con l’Autorità di sistema portuale di Taranto. Ciò consentirà di ridurre in maniera significativa l’inquinamento connesso alle attività portuali. È un passo ulteriore sul percorso verso la transizione energetica che ha intrapreso la città di Taranto».
L’eolico offshore, insomma, rappresenta una tecnologia innovativa, una vera alternativa alle centrali clima alteranti, che rispetta l’ambiente e che punta a sfruttare la maggiore forza del vento che il posizionamento in mare garantisce, rispetto a un impianto di terra. Le principali associazioni ambientaliste sono favorevoli a questa tipologia di impianti purché si rispettino i requisiti legati a determinati vincoli. Da questo punto di vista le coste italiane rappresentano una realtà abbastanza complessa, ci sono molti vincoli paesaggistici e una delle sfide è quella di trovare soluzioni che limitino al minimo l’impatto visivo.
Nel periodo di durata della concessione di Beleolico, 25 anni, Renexia ha preso l’impegno di creare una filiera industriale intorno al parco energetico, per valorizzare le risorse imprenditoriali e professionali già presenti nell’area e far nascere una filiera italiana specializzata nella realizzazione e gestione di parchi eolici offshore. In questo modo Taranto si candida a diventare un punto di riferimento di questo settore in forte espansione.