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Centro disturbi alimentari nella Cittadella della salute di Lecce, si fa. Per lo start assunzioni in tempi brevi

«Finalmente un passo concreto per l’attivazione del centro di ricovero per i casi gravi di disturbi del comportamento alimentare». A sospirare di sollievo è il consigliere regionale Paolo Pagliaro che registra con soddisfazione la possibilità di cura per chi soffre di disturbi alimentari, nell’ex ospedale Vito Fazzi di Lecce oggi “Cittadella della salute”. «Si parte…

«Finalmente un passo concreto per l’attivazione del centro di ricovero per i casi gravi di disturbi del comportamento alimentare». A sospirare di sollievo è il consigliere regionale Paolo Pagliaro che registra con soddisfazione la possibilità di cura per chi soffre di disturbi alimentari, nell’ex ospedale Vito Fazzi di Lecce oggi “Cittadella della salute”.

«Si parte dalle assunzioni – dice Pagliaro – di specialisti, infermieri, operatori socio-sanitari ed educatori previste nel Piano triennale di fabbisogno del personale approvato nei giorni scorsi dalla Regione Puglia. La notizia, in risposta alle nostre continue sollecitazioni, arriva dal direttore generale dell’Asl Lecce, Rodolfo Rollo. Nei prossimi giorni chiederà alla Regione di autorizzare le assunzioni definitive per poter cominciare la formazione specifica dell’equipe, sotto la direzione della psicoterapeuta Caterina Renna, esperta nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare».

Lo start al Centro era in predicato entro fine 2021, e la sua apertura «andrebbe a colmare una lacuna gravissima: l’assenza, in Salento e in Puglia, di centri residenziali pubblici per i malati di Dca. C’è un solo centro privato in convenzione. I pazienti pugliesi prigionieri delle ossessioni da cibo, e le loro famiglie, sono costretti ad un calvario di ricoveri fuori regione, che costa alla sanità pubblica pugliese dai 250 ai 350 euro al giorno» insiste Pagliaro.

E poi rende noto che: «Ho sollevato questo problema più di un anno fa, con un’audizione in commissione Sanità e poi con interrogazioni e una mozione sulla mancata attivazione di un centro di ricovero temporaneo a San Cesario di Lecce, annunciata a luglio scorso dall’ex assessore Lopalco, ma caduta nel vuoto della burocrazia. Accantonata questa ipotesi, ho premuto perché si procedesse ad attivare la struttura definitiva nell’ex ospedale Vito Fazzi, con un reparto già quasi pronto, a cui mancherebbero solo gli arredi e un ascensore».

Quindi? «Il nuovo assessore Palese ha assicurato lo stanziamento di 900mila euro per completare il centro e renderlo finalmente operativo. Quanto ai tempi di esecuzione, il dg Rollo ci ha prospettato una durata breve, considerato anche che gli spazi sono liberi e non ci sarebbe intralcio al cantiere. L’auspicio è che si possa partire prima della fine di quest’anno, aprendo finalmente una decina di posti letto ai pazienti leccesi che combattono contro questa malattia e che hanno bisogno di essere seguiti vicino casa, per porre fine allo stress aggiuntivo delle cure fuori regione».

E conclude: «Spero che questa battaglia, che combatto al fianco di pazienti e famiglie allo stremo, porti finalmente al risultato che chiediamo da oltre un anno».

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