«Lucia è stata non solo una compagna esemplare, ma anche una madre attenta e premurosa per Rosanna e Walter e una nonna affettuosissima e sempre disponibile per i nipoti Virginia e Pietro, i figli di Rosanna». Le parole di Paola Comin, storica addetta stampa di Lino Banfi, restituiscono perfettamente l’idea di quanto fosse forte il legame tra Lucia Banfi, spentasi ieri dopo il lungo decorso dell’Alzheimer, e la sua famiglia. Al dolore hanno voluto partecipare anche le istituzioni politiche, a partire dal sindaco di Canosa di Puglia, città d’origine dei due sposi.
«La scomparsa di Lucia ci addolora ma lascia in noi tutti un ricordo che difficilmente dimenticheremo», ha commentato il sindaco Vigo Malcangio. Il primo cittadino di Canosa ha poi tentato di descrivere il legame che intercorreva tra i due, parlandone come «un amore unico, indissolubile, qualcosa difficile da descrivere, che ha accompagnato Lino e Lucia per più di 60 anni. Un matrimonio e una lunga storia d’amroe, partita proprio da qui, da Canosa, loro terra natia e capace di superare ogni ostacolo».
Ad abbracciare Lino Banfi e i figli Rosanna e Valter, anche il Guido Di Bartolomeo, sindaco di Bolognano, di cui la star pugliese è cittadino onorario. «Ci addolora la scomparsa della signora Lucia – ha commentato De Bartolomeo – A nome dell’intera Comunità, esprimo sincera vicinanza e le più sentite condoglianze al nostro concittadino, alla famiglia e alle persone a lui più care».