SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Nomine, l’economista De Paoli: “Prima di tutto puntare sulle competenze”

(Adnkronos) - "Prima di tutto quello che conta sono l e competenze e individuare manager che conoscono il settore". Ad affermarlo all'Adnkronos è Luigi De Paoli, professore di Economia applicata all'Università Bocconi, commentando le grandi manovre in vista delle nomine delle partecipate pubbliche energetiche come Eni, Enel e Terna. "Dopo nove anni di mandato per…

(Adnkronos) – “Prima di tutto quello che conta sono l
e competenze e individuare manager che conoscono il settore”. Ad affermarlo all’Adnkronos è Luigi De Paoli, professore di Economia applicata all’Università Bocconi, commentando le grandi manovre in vista delle nomine delle partecipate pubbliche energetiche come Eni, Enel e Terna. “Dopo nove anni di mandato per Claudio Descalzi e per Francesco Starace rispettivamente all’Eni e all’Enel un cambiamento ci potrebbe stare. La continuità, certo, può avere dei pregi e i due manager conoscono bene le società, sono persone valide”, osserva l’economista.  

“Un cambiamento – sottolinea – che ci può stare forse ancora di più all’Enel che all’Eni. L’Eni ha certe complicazioni addizionali e in particolare per quanto riguarda il peso diplomatico della società e l’importanza dei rapporti con gli altri paesi. Forse all’Eni un quarto mandato ci potrebbe anche stare”. Per quanto riguarda Terna, invece, rileva De Paoli, l’ad Stefano Donnarumma “sta al suo primo mandato e quindi si suppone che possa andare avanti”. 

Guardando alle nomine, sottolinea l’economista, “il criterio principale è quello che riguarda le competenze. Mi rendo conto che ogni governo, ogni nuova maggioranza vorrebbe individuare dei manager con qualche simpatia per la loro parte politica ma secondo me dovrebbe avere un peso molto limitato”. Per De Paoli sono importanti anche le nomine del Cda: “l’amministratore delegato è chiaramente l’autista della macchina ma servono nel Cda consiglieri che possano esercitare una funzione dialettica e di challenge”. Insomma, aggiunge, “non mi scandalizzerei” se ci dovesse essere discontinuità nelle partecipate energetiche. Ma “capisco anche l’aspirazione a voler continuare il lavoro che è stato fatto in tutti questi anni”. 

ARGOMENTI

economia

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!