(Adnkronos) – “Il presidente Joe Biden non vede l’ora di dare il benvenuto” alla premier italiana Giorgia Meloni a Washington “quando le loro agende saranno allineate”. Lo rende noto la Casa Bianca dopo la telefonata tra i due leader, nella quale, si precisa, Biden e Meloni “hanno discusso dello stretto coordinamento sul sostegno all’Ucraina, compresa l’assistenza di sicurezza, economica e umanitaria”.
Nel discorso di questo pomeriggio “il presidente Biden ribadirà che gli Stati Uniti continueranno a stare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario”, ha spiegato John Kirby, il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Nell’incontro con Duda, Biden discuterà gli sforzi collettivi a sostegno di Kiev e ringrazierà in modo particolare la Polonia per il ruolo che sta svolgendo. Inoltre i due leader discuteranno il rafforzamento della sicurezza della Polonia con un aumento della presenza Nato nel Paese, secondo quanto anticipato da Marcin Przydacz, consigliere per la politica estera di Duda.
“Non è un segreto che parleremo di rafforzare la presenza, anche in termini in infrastrutture, della Nato”, ha detto alla televisione Tvn 24, spiegando che il focus dei colloqui sarà “sulla sicurezza dello stato polacco e la cooperazione degli alleati con gli Usa, anche all’interno della Nato, per rendere il fianco orientale, compresa la Polonia, più sicuro”.
Dopo la missione a sorpresa a Kiev, Biden oggi continua la visita in Polonia secondo il programma che era stato annunciato mentre si preparava in gran segreto il blitz in Ucraina. E c’è grande attesa per il discorso che questo pomeriggio il presidente americano pronuncerà al castello reale di Varsavia sul primo anniversario dell’inizio dell’invasione russa. Discorso che arriverà poche ore dopo quello di Vladimir Putin.
Oltre all’incontro con il presidente polacco Andrzej Duda, la visita di Biden a Varsavia prevede domani un vertice con i leader del gruppo ‘Bucharest Nine’, Paesi ex sovietici che attualmente fanno parte della Nato: Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Romania e Slovacchia.