«L’articolo 24 della Costituzione garantisce a tutti il diritto alla difesa, poi dice che è inviolabile. La Costituzione già si occupa di tutti i soggetti più deboli e ne garantisce l’accesso alla giustizia». Così il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, a margine del convegno “Soggetti deboli e accesso alla Giustizia: limitazioni del diritto e ragioni di finanza pubblica” organizzato dall’Associazione dei previdenzialisti e assistenzialisti baresi (Apab) e moderato dalla direttora de L’Edicola del Sud, Annamaria Ferretti.
Sisto ha sottolineato l’importanza della Giustizia di prossimità che, ha detto, «è una realtà. Recentemente il ministero ha coniato un progetto che si chiama Polis e prevede che gli uffici postali di 7mila Comuni italiani possano diventare luoghi di giustizia di prossimità: insomma, una Giustizia alla portata di tutti».
L’incontro, ha spiegato Carla Marinaci, presidente di Apab, ha «lo scopo di sensibilizzare la politica e le parti sociali sul reale accesso alla giustizia ai fini del riconoscimento dei diritti dei soggetti fragili» che, ha aggiunto il presidente del comitato scientifico di Apab, «rischiano di essere condannati al pagamento delle spese processuali tutte le volte che perdono una causa e se superano un certo tipo di reddito».
All’appuntamento hanno partecipato, oltre a esponenti dell’avvocatura barese e della politica, anche i sindacati rappresentati da Antonio Castellucci, segretario regionale della Cisl. Ha introdotto i lavori il presidente del Tribunale di Bari, Alfonso Maria Pappalardo. Sono intervenuti la presidente della sezione Lavoro, Maria Luisa Traversa e il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Salvatore D’Aluiso.