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«I fondi Pnrr rilanceranno il Meridione». Ne è certo il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco

«Il progressivo inasprimento delle tensioni geopolitiche ha notevolmente acuito il rialzo dei costi dell’energia connesso con la ripresa dell’attività economica dopo la crisi sanitaria». È quanto ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, illustrando le considerazioni finali sulla relazione annuale 2021. «Sebbene la Russia pesi solo il 2 per cento nel commercio mondiale…

«Il progressivo inasprimento delle tensioni geopolitiche ha notevolmente acuito il rialzo dei costi dell’energia connesso con la ripresa dell’attività economica dopo la crisi sanitaria». È quanto ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, illustrando le considerazioni finali sulla relazione annuale 2021. «Sebbene la Russia pesi solo il 2 per cento nel commercio mondiale – ha aggiunto – essa è tra i principali esportatori di petrolio e gas nonché di concimi, e insieme all’Ucraina, di cereali. Secondo le quotazioni di mercato, i prezzi di questi prodotti resterebbero molto elevati nel 2022, diminuendo solo di poco nei prossimi due anni».

«L’aumento dei prezzi delle materie prime importate è una tassa ineludibile per il Paese. L’azione pubblica può redistribuirne gli effetti tra famiglie, fattori di produzione, generazioni presenti e future, non può annullare l’impatto d’insieme – ha aggiunto – per quanto riguarda le famiglie, gli interventi calibrati in funzione della loro condizione economica complessiva anziché dei redditi individuali risultano più efficaci nel contrastare le ripercussioni dell’inflazione sulla disuguaglianza».

«Nonostante il deterioramento del quadro congiunturale, secondo le più recenti valutazioni della Commissione europea il rapporto tra debito e Oil continuerà a scendere in Italia, sia quest’anno, sia il prossimo. La posizione netta sull’estero è robusta, i produttori italiani competono con successo sui mercati di sblocco, è contenuto, nel confronto internazionale, l’indebitamento delle famiglie e delle imprese». Per il governatore Visco è «necessario proseguire senza incertezze sul sentiero di graduale rafforzamento dei conti pubblici. Perché si realizzino i risultati sperati è cruciale che la struttura della nostra economia si apra al cambiamento, avvalendosi dei programmi e delle riforme previsti nel Pnrr, per innalzare la propensione delle imprese a crescere ed investire nell’innovazione e nella valorizzazione del capitale umano. Di questo vi è particolare bisogno nelle regioni del Mezzogiorno, dove risiede oltre un terzo della popolazione italiana ma si genera poco più di un quarto del prodotto nazionale , e dove il livello medio del Pil, per abitante è inferiore del 45 per cento a quello del Centro Nord». Per Visco con uno stanziamento ingente di risorse è lecito attendersi un rilancio dell’economia meridionale, tale da contribuire a un innalzamento del potenziale produttivo dell’intero Paese».

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