L’istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari ha accolto il dottor Aurelio Costa, nuovo direttore della struttura complessa di Chirurgia generale a indirizzo oncologico nel corso di una breve incontro con tutto il personale dell’istituto.
Originario della Sicilia ma toscano di adozione, Aurelio Costa ha 59 anni ed è stato direttore del dipartimento delle specialità chirurgiche dell’azienda Usl Toscana Nord-Ovest e della azienda Usl Toscana Sud-Est, dirigente della struttura complessa dell’unità operativa di chirurgia dell’ospedale “Lotti” di Pontedera, nel Pisano.
Il campo di principale interesse clinico-scientifico del dottor Costa è sempre stato quello di tutta la chirurgia addominale, del sistema digestivo superiore e inferiore. Attualmente si occupa principalmente di chirurgia oncologica maggiore addominale (in particolare: tumori di colon-retto, pancreas, fegato, vie biliari, esofago, stomaco, rene, surrene, vie urinarie, utero, ovaie, milza e linfonodi) sia con tecnica tradizionale, che laparoscopica trattando circa il 70% della suddetta patologia con tecniche mini-invasive avanzate in perfetta sintonia con l’evoluzione tecnologica. Ulteriormente il dottor Costa ha perfezionato tecniche di chirurgia mini-invasiva toracica (resezioni polmonari), e registra numerosi interventi di chirurgia del collo in particolare per il trattamento della patologia tiroidea e paratiroidea, oltre 10.000 interventi come 1° operatore in ambito della chirurgia addominale e oltre 30.000 procedure diagnostiche del distretto digestivo superiore ed inferiore nonché delle vie biliari. È autore di oltre 80 articoli su rivista e di altrettante comunicazioni a congressi nazionali e internazionali.
«Con l’arrivo del dottor Costa e con il dottor Gaetano Napoli, neo direttore di Chirurgia toracica, potenziamo la nostra offerta sanitaria con due profili esperti e di altissimo livello», commenta Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Istituto. «Il nostro obiettivo – prosegue – è quello di velocizzare i percorsi dei pazienti: dal sospetto diagnostico, alle biopsie profonde, al responso di anatomia patologica, al pre-ricovero e alla sala operatoria non dovranno passare più di 15-20 giorni».
«Sono rimasto subito impressionato dall’accoglienza ricevuta – ha affermato Costa – e dal progetto ambizioso presentato dal direttore generale con prospettive concrete di implementazione dell’attività chirurgica, anche con l’ausilio della robotica».
Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’istituto, parla di «un passo importante verso la realizzazione del mandato istituzionale che la Regione Puglia ha assegnato all’oncologico barese».