Nel terzo trimestre del 2022 l’export dei distretti industriali del Mezzogiorno ha registrato un aumento del 24,4%, un dato di crescita migliore rispetto alla media dei distretti italiani (+14%). È quanto si evince da un report realizzato da Intesa Sanpaolo sul Mezzogiorno.
Nei primi nove mesi dello scorso anno le esportazioni risultano in aumento sia rispetto ai primi nove mesi 2021, +21,4%, pari a 1,2 miliardi di euro in più, che rispetto ai primi 9 mesi 2019: +23,1%, pari ad un incremento di 1,3 miliardi di euro. Questi risultati riflettono in parte il rialzo dei prezzi alla produzione del manifatturiero, su del 12,4% tra gennaio e settembre 2022-2021 e +16% tra gennaio e settembre 2022-2019, ma confermano anche la competitività delle aree del Sud. I distretti meridionali crescono anche nell’export riportando numeri superiori alla media nazionale. Nel confronto con i livelli pre-pandemici dei primi 9 mesi del 2019, invece, tutte le regioni esprimono aumenti delle esportazioni a doppia cifra.
La Puglia si impone sia nell’abbigliamento che nella meccatronica e l’arredamento. Performance positiva, infatti, sia per il mobile imbottito della Murgia (+18,1% rispetto al periodo gennaiosettembre 2021), mentre l’andamento dell’export della meccatronica del barese segna una crescita del 9,7% rispetto ai primi nove mesi del 2021, con è arrivato ed esportare più di 1,1 miliardi di euro nel periodo di osservazione. Si collocano su livelli superiori rispetto al pre-Covid quattro distretti su nove: le calzature di Casarano (+35%), l’Abbigliamento del barese (+13%), le calzature del Nord barese (+8%) e l’abbigliamento nord abruzzese (+0,5%). Un calo dell’export, invece, ha riguardato il Polo aerospaziale della Puglia: -38 milioni di euro, pari ad un calo del 14,1%.
«I dati positivi registrati dall’ultimo monitor dei distretti del Mezzogiorno confermano la capacità delle imprese del Sud Italia di rialzarsi, e in uno scenario in continua evoluzione la nostra Banca continuerà ad essere al fianco delle imprese meridionali per dar vita a un’economia strutturalmente più robusta – afferma Alberto Pedroli, direttore regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo -. Grazie a noi, 172 aziende nelle tre regioni di riferimento si sono aggiudicate un bando del Pnrr. L’economia pugliese è cresciuta sia per grado d’innovazione sia per la presenza delle grandi imprese: vale 76 miliardi di euro e conta 1,4 milioni di occupati, seconda nel Sud dietro alla Campania. Un sostegno alle imprese – conclude Alberto Pedroli -arriva dal piano Motore Italia, il programma dedicato alle Pmi, che mette a disposizione circa 3 miliardi di euro per le aziende di Puglia, Basilicata e Molise». I paesi in cui l’export dei distretti del Mezzogiorno ha registrato la crescita maggiore in valore rispetto ai primi nove mesi del 2021 sono gli Stati Uniti (+175 milioni), il Regno Unito (+135 milioni di euro), la Germania (+94 milioni di euro), la Francia (+81 milioni di euro) e l’Algeria (+80 milioni di euro). Si rileva, invece, un calo delle vendite a Singapore, in Russia e in Ucraina (rispettivamente pari a -10, -8 e -5 milioni di euro).