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Elezioni regionali 2023, Berlusconi e Forza Italia tengono

(Adnkronos) - In casa Forza Italia si tira un sospiro di sollievo per le regionali. In Lombardia, dove gli ultimi sondaggi davano Giorgia Meloni oltre il 30%, il temuto sfondamento non c'è stato e con il 7-8 per cento gli azzurri l'hanno sfangata di fronte alla prospettiva di un flop annunciato. Numeri alla mano, almeno…

(Adnkronos) – In casa Forza Italia si tira un sospiro di sollievo per le regionali. In Lombardia, dove gli ultimi sondaggi davano Giorgia Meloni oltre il 30%, il temuto sfondamento non c’è stato e con il 7-8 per cento gli azzurri l’hanno sfangata di fronte alla prospettiva di un flop annunciato. Numeri alla mano, almeno secondo i dati ancora provvisori, anche nel Lazio, spiegano dalle parti di Arcore, non è andata male rispetto alle previsioni, visto che compresa Roma, anche qui il partito si attesta intorno all’8%. A Latina e Viterbo, per esempio, Forza Italia risulta la seconda forza dopo Fratelli d’Italia.  

Non a caso Licia Ronzulli, coordinatrice regionale in Lombardia e fedelissima di Arcore, in diretta tv si leva più di qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di chi già cantava il de profundis azzurro: ”Qualcuno poco prima aveva twittato che Berlusconi doveva sparire politicamente. Addirittura, Calenda aveva detto che bisognava urgentemente formare un centro liberale, riformista e popolare. Chi cercava di cannibalizzare Forza Italia non c’è riuscito, questo centro esiste già e si chiama Forza Italia”.  

Ospite di La7, la presidente dei senatori forzisti risponde prima a Paolo Mieli che la stuzzica sugli aiuti a Kiev dopo la bufera sollevata dalle parole di Silvio Berlusconi su Zelensky (”Io e tutta Forza Italia abbiamo sempre votato a favore della fornitura di armi a Kiev, questo è quel che conta”) e poi a Enrico Mentana: ”La storia di Silvio Berlusconi sulla politica estera parla da sola, è un uomo di pace che ha voluto Pratica di Mare, non dimentichiamolo”.  

Ronzulli punzecchia poi Letizia Moratti e i leader terzopolisti: ”I sondaggi davano la Moratti al 15-18% e invece stiamo vedendo il risultato della sua lista, gli elettori hanno punito il suo tradimento… così come stiamo vedendo il risultato di Azione e Italia Viva. Io al signor Calenda, a Renzi, alla Moratti e compagnia cantante dico bye bye… Anzi, come Renzi ipse dixit, dico game over…”, ironizza ancora il capogruppo forzista al Senato.  

Come da tradizione Berlusconi farà un commento ufficiale solo dopo il voto definitivo, ma a chi ha avuto modo di sentirlo in queste ore avrebbe espresso preoccupazione per il forte astensionismo, ribadendo che Forza Italia resta determinante all’interno della coalizione ed è fallito ogni tentativo di sostituirla. In particolare, l’ex premier avrebbe preso atto che il Terzo Polo non esiste, spiegando in sostanza che quello di Renzi e Calenda era un disegno velleitario e chi lo abbandona, come la Moratti, non ha un futuro…  

Se Forza Italia si consola con la ‘doppia’ tenuta alle regionali, in ambienti azzurri è stata accolta con favore la notizia arrivata in serata della revoca da parte di palazzo Chigi della costituzione di parte civile nel processo Ruby ter a carico di Berlusconi. Una decisione che in casa azzurra è stata letta come un segnale distensivo da parte della Meloni dopo gli attriti di queste ultime ore. Non a caso, Ronzulli afferma: ”Siamo soddisfatti e felici per la decisione del premier Meloni, mi sarei stupita del contrario, che il governo si costituisca parte civile in un processo in cui c’è una parte del suo governo…”.  

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