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Sanremo 2023, FdI attacca: “Fedez? Chi in Rai sapeva deve dimettersi”

(Adnkronos) - Di quanto sarebbe accaduto nella seconda serata di Sanremo 2023, "in Rai sapevano ma nessuno ha fatto nulla, rendendosi di fatto complici del soliloquio politico di Fedez e del suo attacco ad un viceministro della Repubblica. Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano La Verità, il suo 'show' sarebbe infatti stato provato prima della…

(Adnkronos) – Di quanto sarebbe accaduto nella seconda serata di Sanremo 2023, “in Rai sapevano ma nessuno ha fatto nulla, rendendosi di fatto complici del soliloquio politico di Fedez e del suo attacco ad un viceministro della Repubblica. Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano La Verità, il suo ‘show’ sarebbe infatti stato provato prima della ufficiale messa in onda. Dettagli inquietanti che stanno venendo fuori e che, se confermati o meglio non smentiti, dovranno necessariamente portare ad un immediato chiarimento. Allo stato, emerge che il palco dell’Ariston si è trasformato, con il consenso e beneplacito proprio della Rai, in una tribuna elettorale”. A lanciare l’accusa è Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. 

“Chiediamo con fermezza che i vertici di Viale Mazzini spieghino esattamente le dinamiche della vicenda e agiscano di conseguenza con la massima tempestività. Altrimenti, è evidente che qualcuno, incapace di garantire la pluralità del servizio pubblico, dovrà lasciare quanto prima il suo incarico”, conclude Foti.  

“Il doppiopesismo della Rai non è più accettabile. Gli attacchi di Fedez ad un viceministro, con tanto di foto stracciata in diretta, non sono stati una spiazzante improvvisata, ma un vero killeraggio politico di cui i vertici Rai erano consapevoli e che, con compiacenza, hanno permesso. La Verità stamane ci racconta addirittura che in un primo momento la foto sventolata dall’indomito rapper fosse prevista a testa giù. Questa è forse democrazia Chiediamo chiarezza ai vertici Rai perché averne consentito la performance, rileva complicità rispetto ad un vero e proprio attacco ad personam che è lontana dai valori costituzionali e democratici che tanto vengono millantati dal quel palco”, aggiunge quindi Manlio Messina, vice capogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera. 

A fargli eco è il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei: “Le rivelazioni odierne del quotidiano ‘La Verità’ secondo le quali lo show di Fedez era stato provato sul palco sono sconcertanti. E’ evidente che i vertici della Rai fossero a conoscenza di ciò che sarebbe accaduto, diversamente, se non ne fossero stati a conoscenza sarebbe ancora più grave. Gli scenari sono quindi due: o un attacco alle Istituzioni avallato dai vertici che poi hanno mentito dicendo che non sapevano nulla, oppure la totale assenza di controlli e di controllo di quanto accade sulla Tv pubblica, che è giusto ribadirlo non è proprietà di qualcuno, ma è di tutti i cittadini che con il loro canone garantiscono i lauti stipendi dei vertici e degli artisti”. “Non basterà una conferenza stampa per buttare la polvere sotto il tappeto questa volta, non basteranno le scuse, ma l’unico atto che ripristinerebbe il decoro del servizio pubblico sarebbero le dimissioni”, conclude il parlamentare di Fdi.  

“È scandaloso che la Rai abbia acconsentito allo spettacolino indegno di Fedez ai danni di un viceministro. Il quotidiano La Verità stamane ci delizia tra l’altro con nuovi dettagli, che alcuni speravano evidentemente passassero in sordina. Lo show del rapper, paladino dell’antifascismo e giustiziere, non è stata un’improvvisata spiazzante, con foto stracciata del sottosegretario Bignami in diretta, da cui la Rai si è prontamente dissociata, ma provata prima della messa in onda e studiata a tavolino. Unica variazione rispetto alle prove? Evitare di sventolare la foto a testa in giù, stile piazzale Loreto”, dichiara Elisabetta Gardini, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. 

“Dunque – prosegue la parlamentare di Fdi – la Rai sapeva e non ha fermato questa pagliacciata, anzi si è dimostrata complice e compiacente, con successive e mendaci prese di distanza. Vogliamo chiarezza rispetto a questa vicenda: chi non è capace di garantire il pluralismo nella Tv pubblica, dovrà lasciare il proprio posto”.  

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