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Il super microscopio a Unisalento: è il più potente atomico d’Italia

Al dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’università del Salento arriva un nuovo microscopio elettronico “Holotem” a risoluzione atomica. Cuore del nuovo laboratorio “Bio Open Lab” finanziato dal ministero dell’Università e Ricerca con oltre quattro milioni di euro, il microscopio è prodotto dall’azienda giapponese Jeol, ha caratteristiche eccezionali e consente di raggiungere risoluzioni…

Al dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’università del Salento arriva un nuovo microscopio elettronico “Holotem” a risoluzione atomica. Cuore del nuovo laboratorio “Bio Open Lab” finanziato dal ministero dell’Università e Ricerca con oltre quattro milioni di euro, il microscopio è prodotto dall’azienda giapponese Jeol, ha caratteristiche eccezionali e consente di raggiungere risoluzioni subatomiche con ridotte intensità del fascio sonda di elettroni, riducendo quindi il danno da radiazione indotto sul campione. Queste caratteristiche, assieme alla possibilità di eseguire analisi in modalità olografica e tomografica, lo rendono uno strumento ideale per l’analisi anche di campioni di interesse biologico e biomedico. Attualmente è l’unico in Italia e uno dei pochi in Europa con tali caratteristiche innovative. «Il microscopio ha mostrato performance ottimali in fase di collaudo, raggiungendo una risoluzione subatomica di soli 0.7 Angstrom», spiega il professor Lucio Calcagnile, docente a UniSalento di Fisica applicata e responsabile del nuovo laboratorio assieme alla professoressa Ross Rinaldi, docente di Fisica della materia. «Il microscopio è inoltre dotato di un sistema molto complesso di rivelatori che, funzionando simultaneamente, consentono di ottenere informazioni complementari di tipo morfologico, strutturale e composizionale».

«Non solo il microscopio consente di raggiungere livelli elevatissimi di risoluzione e ha capacità analitiche eccezionali e per molti versi uniche», aggiunge la professoressa Rinaldi, «ma è anche ottimizzato per l’analisi di campioni, come quelli biologici, sensibili al danno da radiazione e non analizzabili con microscopi elettronici tradizionali». «L’installazione del microscopio è stata anche una sfida dal punto di vista tecnico», conclude il professor Gianluca Quarta, docente di Fisica applicata e responsabile per UniSalento dell’esecuzione del contratto di fornitura con Jeol, «in quanto ha richiesto un’accurata progettazione della stanza sperimentale, con caratteristiche molto stringenti in termini di riduzione delle vibrazioni e del rumore, dei campi elettromagnetici e della stabilità in temperatura». Il nuovo microscopio potenzia l’infrastruttura di ricerca multidisciplinare europea Ceric nel campo della scienza dei materiali, i biomateriali e le nanotecnologie. L’accesso al nuovo laboratorio è aperto ai ricercatori di tutto il mondo, che possono sottoporre proposte di esperimento attraverso la piattaforma prevista dall’infrastruttura. Il collaudo del nuovo microscopio è avvenuto alla presenza dei rappresentanti e dei tecnici della Jeol, dei ricercatori e responsabili dell’università del Salento e di ricercatori con riconosciuta esperienza di livello internazionale del campo della micrososcopia elettronica afferenti al Cnr e ad Area Science Park (Trieste).

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