Tragedia sfiorata venerdì scorso a Castellaneta, in provincia di Taranto, quando tre studenti dell’istituto superiore “Quinto Orazio Flacco”, tra i 14 e 16 anni e tutti residenti a Ginosa, sono stati investiti da un bus extraurbano sulla statale 7 all’uscita da scuola.
Per due di loro solo lievi ferite medicate in ospedale, mentre il terzo è al Santissima Annunziata di Taranto per un trauma all’addome.
L’episodio è avvenuto al termine delle lezioni, quando gli studenti si apprestavano a rientrare a casa con il bus.
La dirigente scolastica dell’istituto, Maria Giuseppa Giove, come riporta la Cgil di Taranto in una nota, aveva chiesto più mezzi e segnalato alcune criticità.
I due istituti superiori di Castellaneta muovono «una popolazione – afferma la preside – di studenti pendolari, provenienti da Laterza e Ginosa, di oltre 400 ragazzi. Quotidianamente, però, questi allievi sono costretti a conquistare il loro posto sugli autobus extraurbani che li riporteranno a casa. Per farlo sono costretti ad affrettarsi perché c’è il rischio di rimanere a terra. Abbiamo chiesto a Regione e Prefettura di intervenire, sono arrivati anche i commissari regionali, ma il numero di autobus destinati al trasporto scolastico non è cambiato».
L’episodio che «si sarebbe potuto trasformare in una tragedia peggiore – afferma Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della Cgil di Taranto – è il segnale evidente di come gli spazi urbani attorno alle scuole non siano adeguatamente progettati per i ragazzi, le famiglie e il personale scolastico». Domenico Giannico, segretario generale della Flc di Taranto, osserva che «la strada ad alta densità di traffico su cui si affaccia l’uscita del Flacco rischia di ingenerare nuovamente pericoli per gli studenti e tutto il personale della scuola, pericoli che erano stati già adeguatamente segnalati dalla dirigente scolastica del Liceo».