«È stato sottoscritto di un documento programmatico, proposto dal M5s, con cui si chiede un forte No allo scudo penale; la chiusura delle fonti inquinanti come prerogativa dell’accordo di programma; la definizione delle tutele giuridiche, ambientali, sanitarie, del lavoro e del sostegno alle imprese dell’indotto; la contrarietà al consumo di suolo e alle nuove trivellazioni». Ad affermarlo sono Mario Turco e Leonardo Donno, rispettivamente vice presidente nazionale e coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle, in seguito a un faccia a faccia avuto ieri con il primo cittadino di Taranto Rinaldo Melucci e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Si è trattato, dunque, di un tentativo di ricucitura dopo lo strappo culminato con il “licenziamento” di Maria Luppino da assessora alla cultura. I due esponenti del M5s hanno presentato un documento che impegna l’amministrazione a portare avanti i temi sopra elencati. «La convergenza su questi punti – spiegano Turco e Donno – ci porta ad affermare che restiamo nella maggioranza a supporto dell’azione politica portata avanti dal sindaco Rinaldo Melucci, a cui confermiamo la fiducia, da noi mai messa in discussione».
Il M5s resta in maggioranza, dunque, pur senza deleghe. Non è chiaro, infatti, se Luppino verrà reintegrata nel suo incarico e, su questo punto, vige il silenzio assoluto anche dei vertici Cinque Stelle. Mario Turco, al termine dell’incontro, ha affermato che non si è parlato di assessori ma che verrà fatto nei prossimi giorni. «Continueremo a lavorare – concludono Donno e Turco – con le altre forze che governano la città in pieno spirito collaborativo e con ancor più forza e determinazione. Per il M5s a Taranto, così come in tutti i territori, è prioritario tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini e delle future generazioni». Non ci sarà, invece, un allargamento della maggioranza.
«Il sindaco – afferma Turco – ha escluso questa possibilità. Abbiamo anche chiesto sostegno alle nostre battaglie sui territori contro le trivelle e il consumo di suolo». Su questo punto è stato molto chiaro anche il presidente Emiliano, facendo riferimento all’apertura da parte di Massimiliano Stellato, consigliere d’opposizione ed esponente di “Azione”. «Qui a Taranto – sottolinea il presidente – Italia Viva ha uno dei capi della cospirazione che ha fatto cadere Melucci prima del tempo. Caduta del Comune – ha aggiunto -che ci ha fatto perdere un anno di tempo anche per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo e di tante altre cose che sarebbero state realizzate in quell’anno. Sono delle persone ostili nella loro storia politica locale, poi si aggiunga che Calenda e Renzi non perdono occasione per sparare addosso al Pd e al M5s, il che gli rende incompatibili con la nostra coalizione anche a livello nazionale».