SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

La crisi cambia le abitudini: a tavola si spreca di meno. Il 49% è favorevole alla doggy bag nei ristoranti

Ogni settimana, a persona, vengono sprecati 520 grammi di cibo. La lotta allo spreco, però, ben si coniuga con la necessità di fare tornare i conti quando l’inflazione galoppa. È quanto emerge, infatti, dall’indagine svolta dal Censis e da Coldiretti in occasione della giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari che si tiene oggi.…

Ogni settimana, a persona, vengono sprecati 520 grammi di cibo. La lotta allo spreco, però, ben si coniuga con la necessità di fare tornare i conti quando l’inflazione galoppa. È quanto emerge, infatti, dall’indagine svolta dal Censis e da Coldiretti in occasione della giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari che si tiene oggi. Da quando lo scenario di crisi si è aggravato con il caro bollette e l’inflazione con lo scoppio della guerra in Ucraina, «i comportamenti dei consumatori sono cambiati proprio a partire dalla tavola – sostiene la Coldiretti regionale – con la gente che è sempre più attenta a non buttare il cibo acquistato. Nonostante ciò il problema resta però rilevante – insiste Coldiretti Puglia – con gli sprechi domestici che ammontano ancora a circa 27 kg per persona all’anno e tra gli alimenti più colpiti svettano verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi». C’è, di fondo, un approccio diverso nei confronti degli avanzi. «Dalla cucina degli avanzi alla doggy bag al ristorante, dal ritorno della gavetta in ufficio – affermano da Coldiretti Puglia – agli orti sul balcone, dalla lista della spesa allo sguardo attento alla data di scadenza fino al boom della spesa nei mercati contadini a chilometro zero, sono solo alcune delle strategie adottate dagli italiani per tagliare gli sprechi, aiutare l’ambiente e salvare i bilanci familiari». Un cambiamento nelle abitudini dei cittadini, dunque, che ha portato a un calo del 12 per cento del cibo sprecato, con il 58% dei consumatori che ha iniziato a cucinare pietanze utilizzando gli avanzi dei pasti precedenti. La volontà di tagliare gli sprechi arriva anche nei ristoranti dove ben il 49% di clienti si dice pronto a chiedere la doggy bag per portarsi via gli avanzi, con una percentuale che nei giovani sale addirittura al 58%. «L’idea che occorre evitare sprechi – notano Coldiretti e Censis – con positivi effetti sul risparmio nella spesa, è diventata dunque più forte del senso di vergogna che sino ad oggi limitava il ricorso a questa pratica peraltro molto diffusa nel mondo anglosassone». La volontà degli italiani di ridurre gli sprechi si sposta anche nei ristoranti dove ben il 49% di clienti si dice pronto a chiedere la doggy bag per portarsi via gli avanzi, con una percentuale che nei giovani sale addirittura al 58%. L’idea che occorre evitare sprechi – notano Coldiretti/Censis – con positivi effetti sul risparmio nella spesa, è diventata dunque più forte del senso di vergogna che sino ad oggi limitava il ricorso a questa pratica peraltro molto diffusa nel mondo anglosassone». Dall’indagine emerge anche che il 41% degli cittadini dichiara poi di coltivare frutta, verdura, erbe aromatiche in casa sul balcone, negli orti urbani o in piccoli orti di proprietà secondo Coldiretti/Censis, con una spinta che viene soprattutto dai più giovani e dagli anziani. Ma le strategie di consumo etico si applicano soprattutto al momento di fare la spesa, con l’81% degli italiani che ha preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti.

ARGOMENTI

censis
spreco alimentare

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!