«Non saranno le lettere di licenziamento a fermare la protesta, la mobilitazione e l’azione di lotta dei lavoratori della Baritech». Lo ha detto la segretaria della Cgil di Bari, Gigia Bucci, durante il presidio in corso davanti alla Prefettura.
I 113 dipendenti dello stabilimento alla zona industriale di Modugno sono stati licenziati lo scorso primo febbraio dopo che l’azienda ha rifiutato di chiedere un altro mese di proroga della cassa integrazione, nonostante ce ne fossero le condizioni.
I sindacati hanno così indetto il sit-in permanente di protesta.
«Dobbiamo mettere in campo due tipi di azione: quella di mantenere alta l’azione sindacale e di lotta, faticosa ma necessaria per attrarre l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza; e poi dobbiamo costruire in condivisione un’azione legale tesa a impugnare i licenziamenti e valutare se ci sono le condizioni per mettere in campo anche un sequestro cautelativo dei beni aziendali per mettere in sicurezza i crediti dei lavoratori», ha proseguito Gigia Bucci. «E poi – ha concluso – dobbiamo fare luce e chiarezza sulle autorizzazioni che l’Asi concederò rispetto al futuro di quello stabilimento».
