Sempre più nuove leve green scelgono di investire il proprio futuro in campagna portando innovazione, sostenibilità, competitività ed efficienza: in Puglia sono più di 13mila le imprese agricole condotte da under 35 in Puglia.
È quanto emerge da “Generazione Terra”, la nuova misura Ismea che finanzia fino al 100% per un massimo di 1,5 milioni di euro il prezzo di acquisto dei terreni da parte di giovani già insediati o che intendono insediarsi in agricoltura, sulla base dei dati dell’ultimo Annuario dell’agricoltura del Crea secondo cui, tra l’altro, il 26% dei capoazienda giovani ricorre alla vendita diretta in azienda e il 14% a quella fuori azienda, contro il 17% ed il 10% per i capoazienda con più di 40 anni.
Come evidenzia Coldiretti Puglia, delle aziende condotte da giovani nella regione il 15,3% sul totale è bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra ed il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio.
Investire sui giovani, sottolineano dall’organizzazione dei coltivatori pugliesi, significa investire sul futuro e sulla sovranità alimentare del Paese in una situazione in cui 49,7% dei capi azienda giovani ha un diploma di scuola superiore e il 19,4% ha una laurea secondo una recente indagine. Le giovani imprese agricole spiccano per estensione e soprattutto per il salto di qualità compiuto in termini di digitalizzazione, innovazione e professionalità ed hanno infatti una estensione media di 18,3 ettari a fronte della media nazionale di 10,7 ettari.
Il 12% delle imprese giovani nei campi, precisa ancora Coldiretti Puglia, svolge attività connesse che sono dunque in prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull’ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l’agricoltura sociale.