Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sul potere dei social può provare a guardare tra le righe di quanto accaduto a Trani in questi giorni. Lo scorso 27 gennaio, nell’ambito del “Corsaro Fest”, evento legato al progetto Scuola Corsara dedicato ad attività solidali di contrasto alla povertà educativa, si sarebbe dovuto tenere negli spazi dell’ex Ospedaletto, struttura di proprietà della Asl, un concerto metal.
Il festival avrebbe ospitato tre band metal: “laCasta” (Monopoli), “Azog” (Trani) e “Suicidal Anxiety” (Bari). Ed è proprio il nome di quest’ultima band che ha attirato l’interesse dell’ex sindaco di Trani, il dottor Giuseppe Tarantini, ematologo e primario di Ematologia al Dimiccoli di Barletta.
Tarantini ha espresso dubbi circa la compresenza tra il concerto di band emergenti metal e la sede del Dipartimento di Salute Mentale. Il post, per dovere di cronaca, aveva il tono ironico cui è solito utilizzare il primario per commentare sulla sua bacheca privata fatti di attualità e locali, coinvolgendo un gran numero di lettori. «Una delle band suona black depressive metal e si chiama Suicide anxiety e suona metal nero depressive, nel Dipartimento di Salute Mentale», scriveva.
Il post è stato poi rimosso su suggerimento della Direzione Strategica della Asl – come lo stesso dottore ha spiegato – ma al tempo stesso la Asl ha chiesto agli organizzatori di trovare altra sede. «Ci hanno comunicato a poche ore dal concerto che a causa del post di un ex politico non fosse più possibile svolgere l’evento» scrivono dall’agenzia di promozione dell’evento, SvartMetal. La serata si è svolta a Bari nell’Extreme Music Academy. La vicenda ha avuto strascichi social con il tifo per le parti, espressioni poco eleganti contro l’ex sindaco e qualche dichiarazione da parte di altri amministratori, come l’ex assessore alle culture del Comune, Francesca Zitoli: «Quanto sta accadendo è di una gravità assurda».
Per porre un punto sulla vicenda e tenere alta l’attenzione su quanto accaduto, domani pomeriggio alle 18.30 è stata indetta un’assemblea pubblica presso ArkaDiHub in via Nigrò, 18, alla quale sono invitati artisti, operatori culturali e cittadini per confrontarsi sul tema della negazione della libertà d’espressione e la mancanza di spazi culturali pubblici e liberi. A tal proposito ricordiamo che soltanto qualche mese fa l’auditorium della parrocchia San Magno, unico luogo ormai destinato ad eventi di questo genere, ha ospitato – in maniera consapevole – il concerto di Giorgio Poi ed un reading musicale di Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) su Pasolini. Le associazioni che hanno indetto l’assemblea – Legambiente, ArkaDiHub, SvartMetall e Comitato Bene Comune – ritengono «grottesche le argomentazioni sull’incompatibilità tra gli spazi della Asl in cui opera il Dsm e l’esibizione dei Suicidal Anxiety solo per il nome, come se facendo suonare i Beatles si promuovessero invasioni di scarafaggi, dimenticando che durante la lunga permanenza della destra al governo della città quei luoghi erano completamente abbandonati, in assoluto degrado e meta di spaccio e tossicodipendenza».