I mesi più freddi dell’anno si annunciano frizzantini per Honèst, il primo “contenitore democratico” in Italia che è nato a Bari lo scorso novembre facendo ampiamente parlare di sé per la proposta di “scambio” con i suoi avventori. Eh già. Perché in questi mesi di artisti che si sono presentati e che hanno avuto la possibilità di esibirsi all’interno del “concept store” in cambio di una cena o una colazione offerta dai titolari ce ne sono stati tanti. E oggi alcuni di loro sono stati scritturati. Si è passati, in questo modo, dal “baratto” al contratto.
E così da oggi al 31 marzo sono in programma duecento eventi con musica live, appuntamenti diurni, pomeridiani, serali e notturni. «Per noi è fondamentale far sapere che il nostro pianoforte è posizionato fronte muro. È una scelta che nasce dalla convinzione che la musica sia un’arte, un bisogno che nasce per sé stessi, per esprimersi in modo libero, attraverso quello che riteniamo sia un linguaggio universale, che travalica ogni confine. E ascoltarla deve essere un piacere. È così che abbiamo immaginato il nostro Honèst sin dall’inizio. Un luogo libero dove essere sé stessi e dove potersi esprimere nella massima libertà di ciascuno» spiega Luca Rutigliano, socio di Honèst. Così nella programmazione a cui si è lavorato in queste settimane rientrano una serie di appuntamenti diversissimi tra loro. Ci sarà, ad esempio, una ragazza barese che si esibirà al pianoforte per due mesi, ogni giorno, dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 19 durante l’ora del tè nel live “Piano piano con il tè”; o una ragazza argentina ha avuto invece un contratto per sei mesi e si esibirà ogni giorno dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 11.30 e ogni giovedì dalle 19.30 in poi con chitarra e voce. A loro si aggiunge un pianista pugliese ogni domenica dalle 19.30 in poi e un venerdì al mese, e potrà essere accompagnato nel canto da chiunque voglia farlo dei presenti all’interno di Honèst.