Va in freezer l’affare Cheddira: si va infatti verso un rinvio a giugno delle questioni che riguardano il futuro dell’attaccante del Bari. Il mancato affondo decisivo del Napoli da un lato, e i tempi ormai strettissimi per intavolare una trattativa per l’eventuale cessione dell’italo marocchino dall’altro, stanno suggerendo alle parti di rimandare in estate ogni valutazione. Decisiva anche la posizione del bomber marchigiano, che più volte ha manifestato, con convinzione, il desiderio di continuare a vestire la maglia biancorossa.
Il direttore sportivo Ciro Polito aveva posto dei paletti nella definizione dell’operazione, in modo tale da avere, se necessario, il tempo per individuare un’alternativa di pari livello, nel caso in cui si fosse materializzato un clamoroso addio. Proprio per questo nelle ultime settimane si è cercato di coltivare il dialogo “interno”, approfittando del forte interesse del Napoli per il 24enne di Loreto. Opzione che avrebbe consentito al Bari, anche in caso di cessione, di trattenere il giocatore fino a giugno in prestito, garantendogli anche un adeguamento contrattuale. Quando tutto lasciava pensare ad un’imminente fumata bianca si è registrato un raffreddamento nei rapporti tra le parti. Salvo un ulteriore colpo di scena nelle ultime ore di calciomercato, sembra dunque esclusa, per il momento, la possibilità del passaggio di Cheddira sulla “sponda azzurra” della Filmauro. È invece fuori discussione, dati i tempi molto risicati rispetto al termine del calciomercato (domani alle 20), che si intavoli una trattativa con i club che avevano bussato alla porta di Polito. Anche in questo caso Torino, Lazio, Monza e soprattutto Valladolid e Tolosa dovranno riprovarci dopo il 30 giugno.
Intanto le contingenze della rosa, gli ultimi risultati negativi in campionato, accompagnati dai primi fischi e dalla richiesta di chiarezza manifestata dai tifosi alla società, hanno alimentato la convinzione di Polito di rivedere gli obiettivi di mercato. Il ds è in pressing sui vertici del club biancorosso affinché vengano allargate un po’ le maglie di intervento, soprattutto in attacco, reparto giudicato dal punto di vista numerico non completo. Gli addii di Salcedo e Cangiano, la costante indisponibilità di Ceter e il momento non felicissimo di Antenucci, suggeriscono di tutelarsi maggiormente, offrendo a Mignani più alternative, oltre a Sebastiano Esposito, il cui trasferimento verrà ufficializzato a breve. L’obiettivo è attrezzarsi meglio per difendere i playoff ed emanciparsi dalla dipendenza di Cheddira, troppo pericolosa in caso di nuove assenze dell’attaccante ex Parma. Il via libera alla caccia di un altro innesto arriverebbe però solo nel caso in cui si riuscisse ad alleggerire ulteriormente il monte stipendi dei giocatori in esubero, offrendo una sistemazione a Galano e Scavone, entrambi in uscita. Un obiettivo tutt’altro che semplice visto il dietrofront del Pordenone nella trattativa per acquisire l’attaccante foggiano. In alto mare anche il dialogo con il Trento del centrocampista altoatesino, oggi fuori lista.
A centrocampo solo un investimento “pesante” sul tavolo sbloccherebbe le resistenze del Monza per Valoti. Il 29enne vicentino, in cima alla lista di Polito, ma blindato da Palladino, potrebbe pensare ad un trasferimento soltanto in caso di garanzie sul futuro. Tra le alternative figurano Mastinu (Pisa) e Kastanos, in uscita dalla Salernitana. La sensazione è che il direttore sportivo biancorosso voglia attendere le ultime ore per piazzare il colpo. Le otto uscite hanno permesso al Bari di mettere da parte un piccolo tesoretto, che però al momento non sembra sufficiente per il via libera. Potrebbe essere dunque fondamentale la volontà del presidente De Laurentiis di accontentare il suo direttore sportivo.