Vite e sorti di ex mulini che cambiano vita. Entrambi Casillo, ma con futuro diverso. O meglio, quello della zona Incoronata, andato all’asta e acquisito da una società costituita da 4 imprenditori, il cui maggior azionista è Enzo Martinelli, in locazione a un altro imprenditore, Santacroce. Che utilizza i silos come stoccaggio di grano duro. Fitto che sarebbe in scadenza. Ma soprattutto con lo scheletro del molino svuotato dei suoi macchinari. Dall’altra parte, in via Manfredonia, il mega progetto del figlio di Pasquale Casillo, Gennaro, che proprio nei giorni scorsi ha ceduto la parte prospiciente il cimitero al gruppo MD, che costruirà un ipermercato di circa 2000 metri quadri. Il costo dell’operazione è ancora top secret. Ma lo sviluppo dell’intera area passa attraverso altre caratteristiche. Il progetto prevede, alle spalle dell’ipermercato: un centro direzionale, una struttura alberghiera e un polo culturale.
Ma andiamo con ordine. Finalmente, dopo i due anni di blocco dovuti alla pandemia, è ripartito il programma di recupero urbano che trasformerà i silos di via Manfredonia in un polo culturale e riqualificherà il complesso industriale dismesso molino Casillo. Area di 30.594 metri quadrati acquisita nel 2007 per effetto del fallimento della precedente proprietà, la Italsemole Srl, e ritornata successivamente in quota Casillo, ha modificato il cronoprogramma originario, risalente al 2015. Le agevolazioni del Decreto Rilancio hanno dato all’accordo di programma, approvato 7 anni fa, l’opportunità per la riqualificazione dell’area industriale dismessa localizzata a Nord-Est di Foggia, compresa tra la ferrovia e il cimitero. Il progetto prevede la demolizione di diverse costruzioni e manufatti in stato di abbandono, tra cui magazzini, officine e il capannone del pastificio. I silos saranno ristrutturati e riconvertiti in una struttura polivalente, che sarà ceduta a titolo gratuito al Comune, pensata come polo culturale in considerazione della vicinanza al museo civico e al conservatorio.
Gli uffici dei molini saranno trasformati in un albergo. E sorgerà una nuova costruzione adibita a uffici, mentre un’altra palazzina avrà destinazione residenziale. Infatti, pare che si sia costituita una cooperativa per vani a basso costo. Sarà realizzata anche una struttura commerciale. Intanto è stato innalzato il muro di cinta che dividerà la zona cantierizzata dai binari ferroviari. La società guidata da Gennaro Casillo oltre al polo culturale, si occuperà di tutte le aree destinate ad urbanizzazione primaria e secondaria, e realizzerà una nuova viabilità di distribuzione, marciapiedi, spazi pedonali e percorsi alberati, comprese aree verdi, arredo ed illuminazione pubblica, un parcheggio interrato di circa 2.600 metri quadrati e verde pubblico per circa 8.800 metri quadrati. Casillo rimane “abbottonato” sul progetto, ma una cosa la dice: «Il 2023 vedrà la nascita di una zona completamente rivoluzionata e usufruibile per tutti i cittadini».