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Ucraina, Russia usa missili ipersonici. Zelensky: “Più armi contro terroristi”

(Adnkronos) - Nuovi raid della Russia sull'Ucraina ieri hanno provocato 11 morti. Secondo quanto ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhnyi, Mosca negli attacchi ha usato i missili ipersonici 'Kinzhal'. Zaluzhnyi ha precisato che l'esercito ha distrutto 47 missili lanciati dalla Russia, 20 dei quali nell'area della capitale Kiev, aggiungendo…

(Adnkronos) – Nuovi raid della Russia sull’Ucraina ieri hanno provocato 11 morti. Secondo quanto ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhnyi, Mosca negli attacchi ha usato i missili ipersonici ‘Kinzhal’. Zaluzhnyi ha precisato che l’esercito ha distrutto 47 missili lanciati dalla Russia, 20 dei quali nell’area della capitale Kiev, aggiungendo che tre dei quattro missili aerei guidati (X-59) lanciati dai russi “non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi”. 

“Abbiamo resistito a un altro massiccio attacco missilistico da parte dei terroristi” ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “L’attacco conferma in pieno tutto quello di cui abbiamo parlato con i nostri partner. Questa aggressione russa può e deve essere fermata solo con armi adeguate. Lo stato terrorista non capirà nient’altro”, ha detto Zelensky invocando “armi sul campo di battaglia, armi che proteggono i nostri cieli, nuove sanzioni contro la Russia, cioè armi politiche ed economiche. E armi legali: dobbiamo lavorare ancora di più per istituire un tribunale per il crimine di aggressione russa contro l’Ucraina”. 

“Ogni missile russo contro le nostre città, ogni drone iraniano usato dai terroristi dimostrano i motivi per cui abbiamo bisogno di più armi. Solo le armi neutralizzano i terroristi. In particolare, stiamo allargando la nostra coalizione di carri armati”, ha aggiunto, facendo riferimento alla decisione adottata dal Canada: sono 12, ha detto Zelensky, i Paesi che fanno parte della coalizione che fornirà tank. “Sono grato a tutti coloro che nel mondo stanno davvero combattendo il terrore insieme a noi: chi sta accelerando la fornitura delle attrezzature di difesa necessarie all’Ucraina e chi è disposto ad aumentare la pressione delle sanzioni sullo stato terrorista”. 

Il miglioramento della difesa anti missile è stato discusso ieri in una riunione dei vertici della Difesa, convocata da Zelensky dopo l’attacco russo in cui sono morti 11 civili. “Un altro tentativo di un paese terrorista di intimidirci è stato sconfitto, così come l’intera Russia verrà presto sconfitta”, ha scritto Zelensky su Telegram, rilanciato da Ukrainska Pravda. Durante l’incontro “sono state discusse misure ancora più efficaci contro future minacce missilistiche”, ha aggiunto. Nel corso della riunione è stata esaminata in dettaglio anche la situazione del fronte di Bakhmut e si è discusso del rifornimento di armi ed equipaggiamento alle truppe.  

TANK LEOPARD – Arriveranno “tra fine marzo e inizio aprile” i tank Leopard che la Germania ha promesso all’Ucraina per respingere le truppe russe. Lo ha annunciato il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, precisando che l’addestramento delle truppe ucraine sui veicoli da combattimento Marder inizierà nei prossimi giorni, mentre quello per i Leopard inizierà “un po’ più tardi”. 

I tank Leopard promessi dalla Polonia arriveranno in Ucraina nel giro di qualche settimana. “Appena gli ucraini avranno completato l’addestramento, saremo pronti a consegnare l’equipaggiamento alla parte ucraina. Sono convinto sia questione di settimane”, ha detto il vice ministro della Difesa polacco Wojciech Skurkiewicz a Radio Plus. Varsavia fornirà 14 tank. La Polonia è stata in prima linea nel premere sulla Germania perché desse il via libera all’invio dei carri armati di fabbricazione tedesca, e si era detta disponibile ad addestrare gli ucraini al loro uso ancor prima che Berlino desse l’ok. Come è noto, per riesportare i tank tedeschi serve l’assenso di Berlino. 

Quanto ai caccia, se la Nato deciderà di inviarli all’Ucraina, la Polonia è pronta a questa iniziativa. E’ quanto ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, intervistato dell’emittente francese LCI, sottolineando che l’Alleanza deve essere “più audace”. Il premier polacco ha poi aggiunto che Varsavia non presenterà la proposta di inviare i caccia a Kiev, perché questa deve essere una decisione Nato, ma è pronta a sostenere un’iniziativa in questo senso.  

Anche il Canada si è aggiunto alla lista dei Paesi che invieranno tank Leopard in Ucraina. La ministra della Difesa Anita Anand ha annunciato l’invio di quattro di questi tank “nelle prossime settimane”, scrive ‘The globe and mail’. Il Canada fornirà anche istruttori, munizioni e pezzi di ricambio, ha sottolineato Anand, lasciando la porta aperta a ulteriori invii di tank Leopard in futuro.  

Ed entro la fine di marzo arriveranno in Ucraina anche i tank britannici Challenger 2. Lo ha reso noto il sottosegretario britannico alla Difesa Alex Chalk, aggiungendo che l’addestramento dei soldati al loro uso inizierà lunedì. Per quanto riguarda la consegna dei tank, “l’intenzione è che avvenga alla fine di marzo. Nel frattempo ci sarà un significativo programma di addestramento, non solo per gli equipaggi dei tank, ma anche per chi si occuperà della manutenzione”, ha detto Chalk intervenendo in Parlamento.  

Intanto, a quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti, il ministro della Difesa Guido Crosetto vedrà oggi a mezzogiorno il collega francese Sébastien Lecornu: sul tavolo la definizione di dettagli tecnici per la fornitura del sistema di difesa aerea Samp-T a Kiev. 

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