«“Il lavoro crea futuro” dovrebbe essere il titolo del Pnrr, perché ne rappresenta appieno la visione. Dovrebbe essere sottinteso a ogni norma, ogni principio, ogni misura. A partire dall’uso dei fondi di Sviluppo e Coesione, disponibili presso il Governo da un anno e non ancora erogati alle Regioni», lo ha detto la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, intervenuta al tredicesimo congresso regionale della Cgil intitolato proprio “Il lavoro crea futuro”.
«La Puglia dovrebbe avere quattro miliardi, risorse immediatamente utilizzabili per il welfare, per i trasporti, per le imprese. Investimenti che creerebbero lavoro e migliorerebbero la vita delle persone. Già con i progetti pronti si potrebbero realizzare tre miliardi di investimenti privati, con 900 milioni di cofinanziamento pubblico. E invece – ha proseguito – dal Governo si parla di autonomia differenziata. Non c’è il testo ha detto stamattina il Ministro Fitto: è grave. È grave che venga tanto annunciato e poi non si condivida con le Regioni che sono le dirette interessate per poterlo discutere. Sembrerebbe quasi una battaglia politico ideologica e invece così non è perché non stiamo parlando dell’interesse di un partito ma dell’interesse del nostro Paese. Nel Sud la spesa è minore e lo si vede dai servizi: dal numero dei posti letto negli ospedali agli asili nido, fino al tempo pieno nelle scuole. La spesa storica ha penalizzato fino a oggi il Mezzogiorno perciò bisogna cambiare i parametri altro che richiamarli. Il primo obiettivo del Governo dovrebbe essere quello di garantire a tutti i cittadini italiani gli stessi servizi (Lep) altrimenti si rischia che si vengano a cristallizzare le diseguaglianze che già ci sono e allora non sarà solo il Sud a perderne ma l’Italia intera».