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Matera, i consiglieri Toto e Morelli chiedono spiegazioni sul futuro dell’eliporto del borgo La Martella

Quali sono le sorti dell’eliporto del borgo La Martella? A porsi il quesito sono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Augusto Toto e Mario Morelli, che nelle scorse ore hanno indirizzato un’interrogazione sul futuro della pista per elicotteri al sindaco di Matera, Domenico Bennardi. L’eliporto de La Martella è stato finanziato da una delibera di…

Quali sono le sorti dell’eliporto del borgo La Martella? A porsi il quesito sono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Augusto Toto e Mario Morelli, che nelle scorse ore hanno indirizzato un’interrogazione sul futuro della pista per elicotteri al sindaco di Matera, Domenico Bennardi. L’eliporto de La Martella è stato finanziato da una delibera di Giunta Regionale nel 2017 e nasce nell’ottica della creazione di un collegamento con una struttura analoga nella città di Maratea. Finanziato con 800mila euro, il progetto è pronto ormai da quasi due anni ed è destinato a voli privati, creando una nuova rotta turistica che colleghi la costa tirrenica lucana alla città dei Sassi. Un’elistazione dal diametro di 205 metri quadrati di superficie, front-office, biglietteria, punto informazioni, strada di accesso e via di sosta. Tosto e Morelli evidenziano nella loro interrogazione come tuttavia non si faccia «alcun cenno a questa infrastruttura e alla sua messa in esercizio» nel Documento Unico di Programmazione (Dup) che interessa il biennio 2023/2025 e interrogano il primo cittadino sulle ragioni per cui «l’eliporto realizzato con fondi pubblici non è stato inserito nel DUP 2023/2025 per dare risposte a quella domanda di un turismo d’élite e creare quel servizio di collegamento in elicottero tra Matera e Maratea e offrire ai visitatori internazionali la possibilità di spostarsi celermente da un gioiello all’altro della Lucania». E ancora, i motivi per cui la struttura oggi versa in «condizioni di totale abbandono», tanto da rendere necessari ulteriori investimenti «per la messa in esercizio» e quali siano le «determinazioni urgenti» che l’amministrazione intraprenderà per mettere in funzione la struttura.

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