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Matera, riparte la mensa ma i genitori sono pronti alla battaglia legale

Riparte oggi il servizio mensa nelle scuole materane. Uno stop che ha creato non pochi problemi alle famiglie materane, e la ripartenza non è da meno. La mensa ricomincia infatti con modalità che sono divenute chiare appena il giorno prima e con addosso l’ombra dei rincari per “adeguamento Istat” e tutta la perplessità che si…

Riparte oggi il servizio mensa nelle scuole materane. Uno stop che ha creato non pochi problemi alle famiglie materane, e la ripartenza non è da meno. La mensa ricomincia infatti con modalità che sono divenute chiare appena il giorno prima e con addosso l’ombra dei rincari per “adeguamento Istat” e tutta la perplessità che si portano dietro. La società entrante “Vivenda Spa” non è pronta, pare, o quantomeno non lo sono le cucine. Pertanto, per il momento sarà una società esterna a fornire il servizio. Riprende dunque il tempo pieno didattico e quello lavorativo per le famiglie, che però si pongono degli interrogativi: «Perché l’assessore Ferrara giovedì scorso in Comune, guardandoci negli occhi, ha insistito dicendo che la Vivenda fosse pronta? A quanto pare il motto “Nega fino alla morte” questa amministrazione lo ha preso letteralmente», si legge sulla pagina facebook fondata da genitori materani e che marcano a uomo l’amministrazione comunale. «Sui danni arrecati dall’interruzione del servizio per oltre una settimana e sopratutto l’aumento delle tariffe della mensa stessa operato nel corso dell’anno scolastico, su questo noi del comitato stiamo lavorando con un legale per fare i passaggi necessari per accertare le responsabilità», proseguono, e annunciano la convocazione di un’assemblea cittadina «per discutere con dei legali la questione». Il gruppo sui social è nato l’anno scorso con il proposito di estendere il servizio mensa all’intero anno scolastico, ma al momento le sue intenzioni hanno subito una temporanea deviazione: «Oggi ci tocca risolvere queste questioni urgenti, ma questo comitato vuole tornare a pensare in grande, e cioè che un giorno (molto presto) anche in questa città la mensa possa coprire l’intero calendario scolastico come nelle grandi città dove l’attenzione alla didattica e alla parità di genere è il presupposto». Sulla questione mensa scolastica si è espresso anche il consigliere comunale Nicola Casino, che ha espresso il proprio rammarico in riferimento ai criteri con i quali sono state aggiornate le fasce di pagamento: «L’amministrazione comunale di Matera ha adottato le nuove tariffe per il servizio mensa scolastica. È evidente che ad essere colpite sono le fasce più deboli della nostra comunità, per le quali è previsto un aumento che arriva anche al 300% rispetto a quelli che erano i costi precedenti del singolo buono pasto – ha dichiarato -. Invece, per coloro i quali hanno un reddito superiore ai 18.000 euro annui il costo unitario del buono pasto rimane identico a prima. Questa è una vera ingiustizia sociale, rispetto alla quale non si può assolutamente rimanere indifferenti».

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