MILANO (ITALPRESS) – Edison Energia, società del Gruppo Edison attiva nella vendita di energia elettrica e gas e servizi a famiglie e imprese, e Cesab, Centro ricerche in Scienze Ambientali e Biotecnologie, hanno presentato oggi i risultati del progetto di ricerca “AgrigreenFondi 2022” per la sostenibilità economica, ambientale e sociale della Piana di Fondi. Il progetto, nato alla fine del 2021 dalla collaborazione tra Edison e Cesab, ha ottenuto il patrocinio delle istituzioni locali quali il Comune di Fondi e l’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, e il coinvolgimento della Banca Popolare di Fondi. “Il progetto ‘Agrigreen Fondi 2022’ è un percorso partecipativo e virtuoso in cui Edison Energia accompagna la comunità di Fondi verso un modello distintivo di sostenibilità ambientale, sociale ed economica – dichiara Massimo Quaglini, Ad di Edison Energia – a cui si aggiunge l’obiettivo di realizzare la Cer agricola più grande d’Italia. L’auspicio è che il progetto avviato a Fondi diventi un modello da replicare su scala nazionale grazie alle competenze tecniche messe in campo da Edison Energia e a quelle scientifiche del Cesab”.
Per il presidente del Cesab, Ercole Amato, “il progetto Agrigreen Fondi 2022 è determinante perchè con questa iniziativa si è voluto aprire il mondo agricolo alla sostenibilità e, soprattutto, dare attivazione ad un percorso di evoluzione culturale del management delle imprese agricole per entrare nella logica di trasformazione dell’agricoltore in imprenditore agricolo”. Da dicembre 2021 a giugno 2022 Cesab ha raccolto i dati sulle aziende agricole del territorio di Fondi attraverso l’utilizzo di un questionario che ha permesso di raggiungere e intervistare 207 imprenditori agricoli che operano nell’area tra i comuni di Monte San Biagio, Fondi e Sperlonga. A seguito del censimento delle realtà imprenditoriali del territorio sono state individuate quattro aziende campione da prendere a riferimento come caso studio: aziende piccole; aziende medie; aziende grandi; e aziende di altre tipologie (vivaisti, frantoi, altri). Per ogni categoria sono state ricercate soluzioni tecniche ed impiantistiche per ridurre i diversi impatti, in particolare quelli legati ai consumi energetici. Soluzioni che permettono di ridurre il consumo di energia e allo stesso tempo di produrla per il mantenimento di tutto l’agro-ecosistema dell’azienda stessa: impianti energetici da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, gassificatori di biomassa, digestori per la produzione di biogas), sistemi di agricoltura di precisione, automazione.
I risultati hanno fatto emergere che la coltivazione prevalente è quella del pomodoro, in grado di coprire quasi il 60% dei terreni coltivati, a cui segue quella delle zucchine (27%), cetriolo (6%), e quella delle melanzane e dei peperoni. La maggior parte delle aziende, circa l’83% del campione rappresentativo analizzato, hanno un’area coperta a serre complessiva minore o uguale a 2 ettari. In merito ai consumi energetici, è stato riscontrato, per il 54% delle aziende, un costo medio per il consumo di energia elettrica compreso tra i 2.500 ed i 5.000 euro l’anno. A cui segue un 33% di attività che si attesta su valori di consumi minori di 2.500 euro l’anno, per la gran parte corrispondenti ad un valore di 2.000 euro. I valori di consumi più alti, che possono raggiungere anche i ventimila euro, si hanno per aziende aventi superfici a serra molto estese, dai 7 fino ai 16 ettari. Infine, dall’analisi emerge come per il 46% delle aziende la produzione di residuo per ettaro sia minore di 40.000 kg con un valore medio all’interno di questa fascia di circa 25.000 kg. A fine 2022 il progetto ha raccolto le prime manifestazioni di interesse a partecipare alla Comunità energetica agricola da parte dell’Ente Parco Ausoni, del Comune di Fondi, di imprese singole e organizzazioni di produttori agricoli. La Cer agricola, che diventerà la più grande d’Italia, verrà costituita nel 2023 a seguito dell’emanazione del Decreto Ministeriale prevista a breve. La Comunità energetica agricola vedrà Cesab come soggetto aggregatore, Edison Energia fornitore esterno e tre soggetti coinvolti: i consorzi delle aziende agricole, l’Ente Parco e il Comune di Fondi. La Cer permetterà di conseguire, unitamente ai benefici economici e ambientali del progetto, benefici sociali, in quanto la sostenibilità porta a una migliore qualità del prodotto finale, realizzato in un ambiente più salubre e pulito. Un vantaggio per l’intera comunità di Fondi che vedrebbe una notevole riduzione di emissioni climalteranti. Lo studio si pone l’obiettivo di fornire alle aziende agricole del contesto territoriale di Fondi le best practices da adottare al fine di ridurre gli impatti legati alle attività agricole, ponendo l’attenzione su quelli legati ai loro consumi energetici, idrici e all’utilizzo di combustibili fossili. Le aziende interessate a seguire questo iter aderiscono in tal modo ad una certificazione energetico-ambientale, la Certificazione Bioagropro. L’azienda che ottiene la certificazione può dimostrare di essere responsabile nei confronti dell’ambiente in cui coltiva i propri prodotti, nei confronti dei suoi consumatori e stakeholders, e nei confronti del contesto territoriale paesaggistico che è composto da un mosaico di ambienti di elevato valore naturalistico.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Edison-
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Di Redazione15 Novembre 2024