(Adnkronos) – “Sono felicissimo e orgoglioso di poter portare ad un pubblico così ampio la mia musica, grato alla commissione che ha creduto nel mio progetto consentendomi di realizzare un sogno che mai avrei pensato potesse realizzarsi”. Parla così del suo esordio sul palco dell’Ariston Will, all’anagrafe William Busetti, il cantante 23enne che dopo aver superato con successo la finalissima di Sanremo Giovani con il brano “Le cose più importanti”, sarà protagonista in gara al Festival di Sanremo 2023 con il brano “Stupido”, in cui l’attitudine pop abbraccia sapientemente il mondo urban. “Spero che Stupido possa emozionare arrivando al cuore di tantissime persone, non vedo l’ora di poter vivere il vortice delle emozioni di questo Sanremo 2023”, aggiunge Will che non nasconde l’emozione di condividere l’ambitissimo palco dell’Ariston con i Big della canzone italiana.
Sul brano che presenterà in gara al festival, l’artista spiega: “Stupido è un brano in cui tutti si possono ritrovare. A molti di noi è infatti capitato almeno una volta nella vita di sentirsi stupidi, facendo delle cose stupide anche per amore. Il tema principale di stupido ruota attorno alle molteplici declinazioni e sfaccettature dell’amore, inteso nella sua accezione più universale. Il brano racconta di storie e intrecci d’amore in cui ci siamo persi e ritrovati, quell’amore che, proprio per le emozioni di cui ti nutre in alcuni momenti della giornata quando ti fermi a pensare ti fa sentire ‘piccolo’ e in altri ti fa sentire un ‘gigante'”. Per questo, per Will “il momento migliore per ascoltare questo brano è a fine giornata”. “Ogni giorno – dice – si vivono emozioni forti che in qualche modo ti segnano e che ti porti nei pensieri fino a tarda notte. E’ proprio in questi momenti in cui ti scorrono davanti le immagini della quotidianità che il brano trova la sua massima espressione”.
Ma non è tutto: “Stupido – sottolinea Will – vuole anche essere uno slogan: non bisogna avere paura di esternare le proprie emozioni e fragilità, l’importante è sempre agire in maniera autentica e vera anche se in alcuni momenti possiamo sembrare degli stupidi. Anche la fine di una relazione di qualsiasi natura in cui l’amore è protagonista porta con sè ferite, dolori e cicatrici difficili da ricostruire, e nonostante spesso mentiamo a noi stessì facendo gli stupidi, voltare pagina non è mai facile”, conclude Will che arriva al Festival forte del successo di brani come “Estate” già certificato disco di platino, “Anno Luce”, “Domani che fai?” “Capolavoro”, “Chi sono veramente”, “Più forte di me”, che hanno complessivamente superato 100 milioni di stream. Will è “cresciuto ascoltando tantissima musica”, influenzato dal british pop, conosciuto grazie alla madre di origini inglesi, e dal cantautorato italiano, spinto dalla passione del padre.