ROMA (ITALPRESS) – Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way raccolgono e raccontano l’esperienza di cento eccellenze dell’e-Mobility Made in Italy, nella quarta edizione di “100 Italian E-Mobility Stories 2023” presentato da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Francesco Starace, Ad di Enel; Elisabetta Ripa, responsabile Enel X Way; Pietro Gorlier, Ad di Comau e da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. L’e-mobility italiana è raccontata da cento storie di imprese, centri di ricerca e associazioni che, nel proprio segmento, stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità elettrica. L’Italia, infatti, occupa un ruolo di primo piano nella rivoluzione della mobilità sostenibile.
“Le 100 storie di imprese, associazioni e centri di ricerca rappresentano l’eccellenza italiana della mobilità elettrica – afferma Realacci – e ci dicono che l’Italia è già in campo nella mobilità del futuro. La filiera raccontata da Fondazione Symbola ed Enel ci dice anche che il nostro Paese ha tutte le condizioni per affrontare le crisi. Occorre costruire insieme un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive”. “Il rapporto realizzato con Fondazione Symbola, racconta una tra le filiere più innovative e dinamiche del Paese – dichiara Starace – La strada del cambiamento è tracciata, come dimostrano i numeri e i progetti di alcune delle più importanti eccellenze presenti nel volume: imprese, centri di ricerca, università e associazioni che con talento e passione sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la mobilità elettrica e contribuiscono a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo con ampie prospettive di crescita”.
L’evoluzione della tecnologia, la necessità di ridurre gli impatti, la crisi climatica e gli effetti sulla salute umana della mobilità tradizionale nelle megalopoli del mondo, il moltiplicarsi delle politiche e gli ingenti investimenti delle case automobilistiche fanno guardare con fondato ottimismo a un punto di svolta per la mobilità elettrica. Negli ultimi anni gli italiani hanno visto progressivamente crescere le colonnine di ricarica, le automobili ibride ed elettriche circolanti, ma soprattutto e-bike e monopattini elettrici che ormai fanno parte del nostro paesaggio urbano. Il nostro Paese ha chiuso il 2021 con un aumento delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 38,4% del totale immatricolato. In questo nuovo mercato l’Italia, come raccontato nel rapporto, può avere un ruolo di primo piano avendo un ampio spettro di competenze e tecnologie lungo tutta la filiera: dalle case automobilistiche a chi realizza e-bike e veicoli leggeri, passando per motorini e autobus elettrici. Come dimostra “100 Italian E-Mobility Stories”, le nostre imprese e i nostri centri di ricerca sono pronti e stanno affrontando la sfida della nuova mobilità. L’auto elettrica sposa l’innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spinge sull’efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrico di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un’ottica circolare. Leggendo le storie del rapporto si evidenzia la crescita della produzione nazionale di automobili elettriche e ibride: nel 2019 rappresentavano solo lo 0,1% della produzione complessiva di autovetture, mentre nel 2021 superano il 40%. Ma anche la produzione di mezzi dell’ultimo miglio, complice lo sharing e l’accelerazione del digitale nella creazione di app e servizi di gestione. Si evidenzia una forte crescita della produzione made in Italy di e-bike, mentre i monopattini elettrici si sono oramai attestati come veicolo condiviso più diffuso in Italia: nel 2021, 1 veicolo su 3 in sharing nel nostro Paese è un monopattino elettrico e diventano addirittura 9 su 10 se escludiamo le automobili. “Sul fronte nazionale è forte l’impegno del ministero delle Imprese e del Made in Italy nel percorso di traghettamento del settore verso nuovi target di sostenibilità, anche attraverso il potenziamento delle misure già in atto a sostegno delle imprese, della riconversione industriale e dell’innovazione tecnologica” ha sottolinreato Urso. “Vogliamo anche disegnare nuovi e più efficaci strumenti indispensabili a garantire la competitività e la crescita economica del Paese, coerentemente con gli obiettivi di decarbonizzazione al 2035 e al 2050. Il passaggio alla nuova mobilità – ha aggiunto – può aprire nuovi spazi di mercato per il nostro Paese dove le imprese, le Università e centri di ricerca continueranno a impegnarsi per cogliere le opportunità che questo cambiamento radicale ci offrirà da qui ai prossimi anni”.
(ITALPRESS).
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