Si è insediato ieri il questore Emma Ivagnes, prima donna a ricoprire questo ruolo nella città di Matera. Dopo una grande e lunga esperienza, la dottoressa Ivagnes si è detta «onorata» per questo incarico: «Matera è una comunità sana, laboriosa, che si è guadagnata il diritto di essere aiutata e di ricevere tutta la serenità che merita», ha dichiarato. Grande attenzione alla prevenzione, tra gli obiettivi principali del nuovo questore, da costruirsi grazie a un dialogo costante con le esigenze della città: «Il nostro scopo è quello di dare un servizio il più fruibile possibile, ma abbiamo bisogno di condividere le informazioni. I cittadini possono confidare nella nostra disponibilità, mia e di tutta la squadra». Da qui, l’appello ai cittadini di Matera e provincia al dialogo con le forze dell’ordine, definite da Ivagnes «attente ed operative», in città ma anche in provincia. Allo stato attuale, il neo questore ha sottolineato come la città di Matera non abbia criticità vere e proprie, che invece riguardano più che altro la provincia e in particolare la fascia jonica sulla quale insistono «problemi di natura di criminalità comune e organizzata, anche se in maniera contenuta. So che c’è stato un lavoro che nell’arco dello scorso anno ha portato a bei risultati. Continueremo a tenere alta l’attenzione sulla provincia». Episodi di criminalità comune non mancano anche nella città di Matera: «C’è il fenomeno dello spaccio di droga, che purtroppo si delinea quando c’è richiesta. Continueremo sicuramente l’eccellente lavoro fatto da chi mi ha preceduta, con questa squadra che è rodata». Nel corso della conferenza stampa nella sala Patucci, la dottoressa Ivagnes ha risposto anche ai quesiti su quello che per la città di Matera rappresenta lo “stress test” per eccellenza: il 2 luglio, giorno delle celebrazioni in onore della Madonna della Bruna, banco di prova in termini di ordine pubblico e conoscenza del territorio: «Farò tesoro dell’esperienza maturata nella direzione della squadra mobile nella mia città di origine, Lecce: un territorio altrettanto movimentato sia sotto il profilo della criminalità che degli eventi con esigenze di ordine pubblico». Dieci anni come dirigente dell’ordine pubblico per la Notte della Taranta (anche in questo caso, una prima volta: Ivagnes è stata la prima donna a capo della squadra mobile del capoluogo salentino), per una «esperienza che verrà messa totalmente a disposizione della città di Matera e dei suoi eventi». Evidenziando infine come anche le pratiche quotidiane meritino ascolto in quanto permettono ai cittadini di risolvere dei loro problemi, Ivagnes ha concluso: «Voglio vivere questa città, non solo come questore. Sarà mia premura e mio interesse cercare di recepire il più velocemente possibile tutte le aspettative dei cittadini. Non esistono solo le grandi operazioni di polizia, ma tante sfaccettature del mio essere questore».
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Di Paolo Ruscitto24 Novembre 2024