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Lecce, il Comune chiude il 2022 in attivo di quasi 40 mln. Salvemini: «Risanamento comincia a dare frutti»

Si chiude con un attivo di cassa di 38,9 milioni di euro il 2022 del Comune di Lecce, che per tutto l’anno trascorso non ha fatto ricorso all’anticipazione di tesoreria per far fronte ai propri impegni finanziari. Notizie positive anche sul fronte dei pagamenti verso i fornitori: il 2022 delle casse di Palazzo Carafa si…

Si chiude con un attivo di cassa di 38,9 milioni di euro il 2022 del Comune di Lecce, che per tutto l’anno trascorso non ha fatto ricorso all’anticipazione di tesoreria per far fronte ai propri impegni finanziari.

Notizie positive anche sul fronte dei pagamenti verso i fornitori: il 2022 delle casse di Palazzo Carafa si chiude con un indicatore ponderato di ritardo di -16 giorni. In altri termini il Comune di Lecce riesce a far fronte ai pagamenti verso l’esterno con 16 giorni di anticipo rispetto al termine di legge, che è di 30 giorni.

«Non sono freddi numeri, ma la certificazione che il Comune di Lecce sta recuperando con ottimi risultati il ritardo accumulato negli anni sul fronte dell’efficienza economica, e che il percorso di risanamento responsabilmente avviato nel 2019 comincia a dare i suoi frutti», commenta il sindaco del capoluogo salentino, Carlo Salvemini. «C’è anche un altro beneficio, che sarà tangibile nel prossimo anno per tutti i cittadini – aggiunge -. Essere buoni pagatori, non ricorrere all’anticipazione di tesoreria, ci consente di non dover istituire quest’anno il Fondo di garanzia per i debiti commerciali, che è una somma che lo Stato impone di stanziare ai Comuni che non riescono nell’esercizio precedente a pagare i propri fornitori nei termini di legge. Significa che quest’anno i servizi comunali potranno contare su risorse in più, che abbiamo quantificato in circa 600mila euro».

Per Salvemini «sono soddisfazioni che condivido con tutti i cittadini. Perché riguardano tutti, nel momento in cui a muovere la macchina comunale, i suoi servizi, le sue iniziative, sono le risorse che “il senso civico di chi paga le imposte”, per dirla con il Presidente Mattarella, mette a disposizione dello Stato e degli Enti locali. Ringrazio il dirigente dei servizi Economico-Finanziari Maurizio Frugis e il personale del settore per l’ottimo lavoro svolto. Andiamo avanti con fiducia, il 2023, grazie al Patto per la città sottoscritto con il Governo, sarà un anno importante anche sul fronte del risanamento organizzativo dell’Ente, con le nuove assunzioni destinate a rafforzare i nostri uffici».

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