A sei giorni dal ritorno in campo contro il Parma sono i rumor e le indiscrezioni di calciomercato a mettere in fibrillazione la piazza biancorossa. Il timore di una buona fetta di tifosi è che in un sol colpo il Bari possa perdere i suoi pezzi più pregiati: Elia Caprile e Walid Cheddira. Diamanti “grezzi” messi nelle mani di Polito e Mignani, che in virtù di prestazioni “monstre” si sono trasformati, nel giro di pochi mesi, in meravigliosi brillanti, diventando oggetti del desiderio di numerose squadre, in Italia e all’estero. Che entrambi abbiano gli occhi puntati addosso è una certezza. Tutt’altro che sicura è invece la possibilità che possano lasciare entrambi Bari nell’attuale finestra della campagna trasferimenti.
Chi tra i due gioielli catalizza le maggiori attenzioni è senza dubbio l’attaccante italo marocchino: i 10 gol confezionati in 13 partite di Serie B, più altri 5 in tre gare di Coppa Italia, e la maglia del Marocco indossata ai Mondiali sono i nuovi punti inseriti nel curriculum vitae da Cheddira, che hanno fatto schizzare alle stelle le sue quotazioni. Secondo il portale specializzato Transfermark, il costo del cartellino del 24enne marchigiano al momento sarebbe superiore ai 6 milioni di euro: 40 volte la cifra che il Bari ha sborsato la scorsa estate per strapparlo al Parma, circa 150mila euro, concedendo al club emiliano il 50% sulla futura rivendita del giocatore. Altri tempi, nei quali nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo solo pochi mesi più tardi.
Il rendimento da urlo in campionato e la vetrina, in chiaroscuro, in Qatar hanno letteralmente cambiato le carte in tavola, mettendo il Bari di fronte ad una durissima realtà: il rischio di perdere immediatamente il suo bomber oggi è molto concreto, quasi inevitabile. La lista dei club di Serie A interessati all’italo marocchino è molto nutrita: Torino, Napoli e Udinese sono soltanto alcune delle pretendenti, alle quali si è aggiunto anche il Monza, che ha cercato nella prima ora di mercato il classe ’98.
Così nel quartier generale biancorosso è scattato un piano per tentare di trattenere il giocatore, almeno fino a giugno: un’azione ritenuta alla stregua di un vero e proprio obiettivo di “mercato”. Al momento l’unica strada possibile per perseguirlo sembra quella di puntare ad una soluzione “interna” alla famiglia De Laurentiis: ossia cercare di trovare un accordo con il Napoli, che soddisfi tutte le parti coinvolte, per poi girare in prestito sul versante barese l’attaccante di Loreto.
Un’opzione che sulla carta potrebbe accontentare tutti, perché da un lato permetterebbe al giocatore di migliorare la sua prospettiva, nonché la condizione contrattuale, dall’altro garantirebbe al Bari la permanenza di uno dei pilastri della squadra biancorossa. Solo teoria per il momento, nulla di concreto, tantomeno trattative in corso, ma probabilmente l’unica strada praticabile per non dire addio a Cheddira a gennaio. Sullo sfondo ovviamente resta l’ipotesi di una cessione a “terzi”, con l’effetto di dover necessariamente reinvestire la plusvalenza su un profilo di pari valore, da individuare. Target alquanto complicato nel mercato di gennaio. Un’ipotesi, quest’ultima, alla quale lo “stato maggiore” del Bari non vuole pensare.
Diverso il caso di Elia Caprile: anche l’estremo difensore ha suscitato moltissimo interesse dopo una prima parte di campionato a tratti perfetta, che gli ha permesso di conquistare la Nazionale Under 21 e uno stage con Roberto Mancini. Ma sia il Bari, sia il ragazzo, assistito da Graziano Battistini, ex portiere biancorosso, non hanno alcuna intenzione di cambiare direzione fino a giugno, salvo offerte folli, delle quali non c’è traccia. La questione non riguarda i corteggiamenti (Napoli, Udinese, Benfica, etc). La volontà è piuttosto di non favorire nemmeno le condizioni per possibili aperture a trattative, ritenendo l’esperienza nel capoluogo pugliese prioritaria nel percorso di crescita, umano e professionale. Restare concentrati sul girone di ritorno è dunque l’unico pensiero di Caprile, ben sapendo che sarà proprio la conferma sul campo anche nella seconda parte di stagione a dettare le scelte future. Senza contare che continuare a fare bene con il Bari, contribuendo perché no ad un obiettivo insperato, come la promozione, potrebbe stravolgere ogni scenario futuro, suo e del club biancorosso.