(Adnkronos) – Quanto costa a Regioni e città italiane la telefonia fissa Quanto spendono per la bolletta del telefono? A rivelarlo un report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, che, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, ha stilato una classifica dei costi sostenuti nel 2021 da Regioni e capoluoghi di Provincia per il mantenimento dei loro uffici e delle loro strutture, con tanto di assegnazione di rating.
Il Centro Ricerche della Fondazione, infatti, analizza tutti i dati finanziari ufficiali dell’ente pubblico in questione e attraverso algoritmi di ricerca scientifica individua potenziali sprechi, ovvero spese critiche nei conti pubblici. Le spese dell’ente in relazione alle singole voci vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di ‘performance positiva’ (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), ‘scostamento lieve’ (quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più), ‘scostamento considerevole’ (quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più), ‘spesa fuori controllo’ (quando la spesa supera di oltre il 100% la spesa media). Il rating – che si basa esclusivamente su dati contabili oggettivi scevri da qualsiasi valutazione discrezionale – assegna alla migliore performance la tripla ‘A’, mentre alla peggiore viene attribuita la lettera ‘C’ (TABELLA).
Basilicata, Toscana e Lombardia più ‘virtuose’ – Basilicata, Toscana e Lombardia sono le Regioni italiane più ‘virtuose’ nella spesa per telefonia fissa. Tre Regioni che si aggiudicano il rating complessivo AAA. In particolare, per questa voce di costo, nel 2021 la Basilicata ha speso 14.420,11 euro, la Toscana 84.070,37 e la Lombardia 115.478,95.
Ad essere ‘promosse’ per la spesa in telefonia mobile, con un rating complessivo da A a AA, sono anche Liguria e Veneto che, con un importo rispettivamente di 46.364,16 e 208.013,44 euro, si aggiudicano la doppia AA, e poi, con la A singola, Molise (18.258,33) e Piemonte (340.661,37).
Tra le Regioni con performance ‘intermedie’ figurano, invece: con BBB Marche (164.161,06 euro), Calabria (218.043,94), Sicilia (570.223,87); con BB Puglia (803.044,88) e Campania (1.590.376,50); con B Emilia-Romagna (1.428.698,55), e Lazio (2.464.450,58). Mentre risultano non comparabili per questa voce i dati di Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna.
Umbria e Abruzzo meno efficienti – Umbria e Abruzzo sono le Regioni meno efficienti nelle spese sostenute per la telefonia fissa. Sono le uniche due a ricevere la ‘C’, il rating peggiore assegnato dalla speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana.
Nello specifico, per questa voce, nel 2021 l’Umbria ha speso 446.956,88 euro. Una cifra più che raddoppiata rispetto agli anni precedenti: nel 2018 risultava infatti pari a 242.663,86 euro, nel 2019 109.709,89 euro e nel 2020 136.523,09 euro (TABELLA).
Quanto all’Abruzzo, nel 2021 ha speso 690.210,40 euro. Cifra superiore rispetto al 2020 (601.985,11) e al 2019 (574.305,55), ma inferiore se raffrontata con il 2018, quando aveva toccato il record di 846.240,34 euro (TABELLA).