Crisi energetica, la ricetta di Confindustria Brindisi conduce al porto che dovrebbe essere un hub energetico con rigassificatore. La strada la indica Gabriele Menotti Lippolis, presidente di Confindustria Brindisi e delegato per l’energia di Confindustria Puglia: «Assieme alla politica locale dovremmo anticipare i tempi e reclamare infrastrutture che possano rafforzare la posizione strategica dei porti pugliesi come hub energetici del Mediterraneo. Molti dei nuovi carburanti verranno da sud e riguarderanno l’idrogeno e suoi derivati, che richiederanno appositi impianti per lo stoccaggio. Ecco, sarebbe opportuno che Brindisi si candidasse seriamente ad accogliere rigassificatori ibridi, come già fatto dalla Germania, che oggi permettono di rigassificare il gnl e che domani consentiranno di rigassificare l’idrogeno». Proprio sull’idrogeno si fissa l’attenzione perché «è importante attrezzarsi da subito, quindi plaudo alla tempestività e all’attivismo della Regione Puglia su questo settore».
Secondo Lippolis «i porti che avranno i rigassificatori saranno avanti nella transizione energetica e si collocheranno in una posizione di leadership nell’attrarre questo nuovo traffico. Confindustria Brindisi, grazie anche al supporto del presidente del Gruppo tecnico energia nazionale Aurelio Regina, continuerà ad attivare i suoi canali di relazioni con il sistema produttivo confindustriale, per attrarre ulteriori investimenti».
E poi ricorda che: «Su Brindisi è previsto un primo, importante progetto di Edison, Alboran e Saipem: come presidente di Confindustria Brindisi e come Confindustria Puglia stiamo lavorando affinché, a valle di questi investimenti, si produca occupazione, magari tramite la realizzazione di fabbriche per la componentistica; penso alla produzione in loco di elettrolizzatori».
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Di Redazione16 Novembre 2024