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Basilicata, continua il braccio di ferro tra l’Unità di Crisi e l’assessore regionale Fanelli

La mistificazione della realtà. È questa l’accusa principale dell’Unità di Crisi di Basilicata rivolta all’assessore della Regione, Francesco Fanelli sul caos sanitario e finanziario nel quale la comunità lucana è precipitata con la sospensione delle prestazioni del servizio sanitario nazionale. «Bene, si fa per dire, oggi se il senso di responsabilità, di tutti, dovesse giustamente…

La mistificazione della realtà. È questa l’accusa principale dell’Unità di Crisi di Basilicata rivolta all’assessore della Regione, Francesco Fanelli sul caos sanitario e finanziario nel quale la comunità lucana è precipitata con la sospensione delle prestazioni del servizio sanitario nazionale.

«Bene, si fa per dire, oggi se il senso di responsabilità, di tutti, dovesse giustamente prevalere sulle “incomprensioni” e sulla disinformazione. La casa sta bruciando e la convocazione del giorno 11 in Regione dovrà essere risolutiva. Quindi, l’ennesimo appello al presidente Bardi. Tocca nuovamente a lui avere l’alta responsabilità di porre fine a questa assurda situazione e aprire le porte del confronto schietto e trasparente per affrontare insieme un futuro che non è roseo per l’assistenza sanitaria, nel più alto interesse dell’intera comunità lucana fatta di imprese, dipendenti e cittadini», ha comunicato il Michele Cataldi, portavoce dell’Unità di crisi sanitaria. Dunque continua il braccio di ferro dopo che l’esponente del Consiglio Regionale aveva dichiarato: «Non esiste alcun ostacolo, di origine economico-finanziario, alla erogazione, a partire dal mese di gennaio 2023, con oneri a carico del SSR, delle prestazioni di specialistica ambulatoriale erogabili da parte delle Strutture private accreditate. Pertanto, si invitano le stesse a sospendere la protesta al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini».

Intanto anche l’opposizione interviene sulla vicenda, invitando il Governo regionale a prendere coscienza della «insostenibilità della situazione della sanità lucana sia essa pubblica che privata», hanno commentato l’onorevole Enzo Amendola, commissario del Partito Democratico di Basilicata e il Capogruppo in Regione, Roberto Cifarelli.

Per gli esponenti del Pd, il diritto alla salute è messo seriamente in discussione. «A tutto ciò – proseguono – si aggiunge la crisi in cui versa la sanità privata a causa della insufficienza delle risorse messe a loro disposizione dalla Giunta regionale. Un quadro drammatico che senza un intervento immediato rischia di aggravarsi ancora di più nelle prossime settimane».

A detta di Amendola e Cifarelli occorrerebbe un intervento strutturale attraverso un nuovo piano sanitario regionale, piuttosto che interventi tampone. Da qui poi l’invito al presidente Bardi e all’assessore Fanelli ad «affrontare con immediatezza il grido di dolore che proviene dalle organizzazioni della sanità privata mediante un intervento risolutivo dei crediti vantati dalle strutture per le prestazioni erogate nell’ultimo trimestre del 2022 e che rassereni gli animi anche per il 2023», hanno poi terminato.

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