Il Natale è alle spalle anche per i commercianti pugliesi, con i bilanci che saranno chiari solo tra qualche settimana. L’attenzione, però, è già rivolta ai saldi che a partire da giovedì tenteranno di dare slancio ai consumi, ridimensionati a seguito dell’inflazione. Negli scorsi giorni Cofcommercio nazionale ha diffuso un vademecum su come il cliente debba approcciarsi agli sconti. Si va dalla possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato, lasciata alla discrezionalità del commerciante a meno che non sia danneggiato, ai pagamenti cashless che sono da favorire rispetto al contante. I capi in saldo, inoltre, devono avere carattere stagionale o di moda e c’è l’obbligo per il venditore di indicare il prezzo normale di vendita oltre allo sconto percentuale.
«Sicuramente assisteremo a un incremento del fatturato – spiega Francesco Capurso, commerciante – ma il fatto che partano già il 5 gennaio è deleterio: l’inverno deve ancora arrivare, dunque non sono più saldi di fine stagione, ma ormai di inizio stagione. Ma ci adeguiamo: partiremo con il 30% di sconto per poi arrivare al 50%. Prevediamo però una risposta molto positiva. Ci auguriamo che vengano rispettate le regole e che i saldi vengano effettuati da tutti con criterio e rispetto delle norme perché in alcune attività abbiamo intravisto la dicitura ‘Saldi’ già prima di Natale. Questo non è consentito dalla legge. E chi è preposto al controllo di tale irregolarità non si è attivato per il rispetto delle regole.
«Sicuramente assisteremo a un incremento del fatturato – spiega un altro commerciante, Francesco Capurso – ma il fatto che partano già il 5 gennaio è deleterio: l’inverno deve ancora arrivare, dunque non sono più saldi di fine stagione, ma ormai di inizio stagione. Ma ci adeguiamo: partiremo con il 30% di sconto per poi arrivare al 50%. Prevediamo però una risposta molto positiva. Ci auguriamo che vengano rispettate le regole e che i saldi vengano effettuati da tutti con criterio e rispetto delle norme perché in alcune attività abbiamo intravisto la dicitura ‘Saldi’ già prima di Natale. Questo non è consentito dalla legge. E chi è preposto al controllo di tale irregolarità non si è attivato per il rispetto delle regole». In realtà, come riferiscono molti commercianti, gli sconti sono partiti già dal 24 novembre con il black friday e non si sono più fermati. «Se questa procedura dovesse continuare senza alcun tipo di controllo, le date di inizio saldi avranno poca importanza per il futuro – sostiene Sabino Galantino –. Lo si evince dai dati negativi degli acquisti a saldi riportati dalle varie agenzie di stampa della scorsa stagione». Non nasconde di essere contro i saldi un altro commerciante, Nicola Papagni, che però ammette: «Ne abbiamo tutti bisogno per esigenze di liquidità e per far diminuire le scorte di magazzino in modo da poter rinnovare gli articoli nel momento in cui vedremo le nuove collezioni».
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Di Redazione15 Novembre 2024