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Zuccalà: “Essenziale utilizzare fondi Pnrr per innovazione e ricerca”

(Adnkronos) - "L’Italia ha davanti a sé una grande occasione che non può essere sprecata o sottovalutata. Grazie ai fondi del Pnrr, da canalizzare in ricerca e innovazione, possiamo riscrivere il ruolo delle nostre infrastrutture e dei nostri servizi, investendo e programmando iniziative da dedicare alle innumerevoli prospettive delle nanotecnologie. Si devono utilizzare i finanziamenti…

(Adnkronos) – “L’Italia ha davanti a sé una grande occasione che non può essere sprecata o sottovalutata. Grazie ai fondi del Pnrr, da canalizzare in ricerca e innovazione, possiamo riscrivere il ruolo delle nostre infrastrutture e dei nostri servizi, investendo e programmando iniziative da dedicare alle innumerevoli prospettive delle nanotecnologie. Si devono utilizzare i finanziamenti previsti per accelerare il processo di ricerca sui formulati in nano-materiali e sostenere le startup innovative italiane che puntano su tali innovazioni: una carta vincente per ridefinire il ruolo economico dell’Italia nel prossimo e immediato futuro”. A dirlo Sabrina Zuccalà, presidente del Laboratorio internazionale di nanotecnologie “4ward360” partecipando alla Camera dei Deputati, all’incontro “Stati Generali su PNRR e imprese” che ha visto la partecipazione dei più importanti imprenditori, professionisti e consulenti economici sull’attualità dei finanziamenti del PNRR per individuare i settori cruciali e innovativi nei quali investire. L’incontro è organizzato da DC Network, un network di consulenza aziendale indipendente, leader nell’attività integrata di strategie alle imprese e Legal and Public Affairs.  

Zuccalà nell’ambito del convegno, ha presentato una relazione “sull’importanza di prevedere la concessione di contributi e finanziamenti agevolati nell’ambito del PNRR per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, con le nano-materie, che sono di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardando l’occupazione e rafforzando la presenza dell’Italia nei mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale”. “Le previsioni per i prossimi anni spiega Zuccalà – individuano mercati con tassi di crescita a doppia cifra: è previsto che i settori di riferimento per lo sviluppo degli attuali prodotti e formulati in nano materia raggiungano un turnover superiore ai 70 miliardi di euro già quest’anno e, nello specifico per il mercato dei nano compositi è prevista una crescita del 16% all’anno. Grandi opportunità si stanno aprendo anche per il settore automotive, con esperienze di società già consolidate, grazie a collaborazioni con la Formula 1 e i produttori di veicoli di alta gamma e di eccellenza, anche elettrici, e non dimentichiamo il settore aerospaziale, dove i materiali richiedono appunto performance di alto livello”.  

“Per investire nel mercato delle nanotecnologie, – prosegue Zuccalà – in genere è necessario avere una buona conoscenza sia delle nanomateriali sia di come funzionano i mercati degli investimenti. Questo è possibile facendo rete, creando una vera cabina di regia sull’argomento, per attrarre gli investitori e far crescere la ricerca nel nostro Paese, potenziando la formazione e le competenze nelle scuole e nelle università italiane. Le possibilità di avanzamento nel campo delle nanotecnologie sono notevoli sia per la natura specifica del loro studio ,sia per la vasta gamma di settori che rientrano nel suo ambito di applicazione. Le nanotecnologie possono includere qualsiasi cosa, dalla produzione di dispositivi elettronici alla medicina, dalla ricerca aerospaziale, alla generazione di energia, al restauro dei Beni Culturali”.  

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