Sette auto e due abitazioni danneggiate dalle fiamme in una sola notte. Episodi che vanno ad aggiungersi alla lunga lista di incendi e atti intimidatori avvenuti negli ultimi mesi in provincia di Lecce. Un fenomeno inarrestabile, nonostante l’impegno della prefettura che nei giorni scorsi si è ritrovata con le forze dell’ordine attorno ad un tavolo per cercare di trovare delle linee strategiche per contrastare gli incendi. Il primo atto doloso si è registrato alle 23.15 a Mancaversa, marina di Taviano, sulla provinciale 215. Le fiamme hanno divorato un immobile distribuito su tre piani e di proprietà di un avvocato 48enne di Matino. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli che hanno domato le lingue di fuoco che nel frattempo si erano fatte largo per tutto l’appartamento. Per fortuna non c’era nessuno al momento del rogo, l’abitazione solitamente viene utilizzata dal professionista per le vacanze estive, ma i danni sono piuttosto ingenti poiché tutte le stanze sono state raggiunge dalle fiamme. Alle 23.30 due squadre dei vigili del fuoco partite dai distaccamenti di Maglie e Ugento sono dovute intervenire a Matino, in via Corsica, dove un incendio stava interessando cinque autovetture appartenenti allo stesso nucleo familiare e parcheggiate una accanto all’altra. Raggiunte dalle fiamme una Mitsubishi, una Ford Fiesta, una Peugeot 307, una Fiat 600 e una Renault Megane. Solo dieci minuti più tardi è arrivata un’altra chiamata d’intervento. Sempre a Matino i caschi rossi hanno dovuto raggiungere via Roma dove altre due vetture erano state date alle fiamme, si tratta di una Mercedes Vito e una Fiat 600. Qualche minuto dopo è arrivata un’altra richiesta d’intervento, questa volta in contrada Pozze, dove ad andare a fuoco era un’abitazione utilizzata nei mesi estivi. Sia le auto che l’abitazione risulterebbero intestate ad una 46enne del posto. Un legame che sta portando gli investigatori ad ipotizzare una vendetta personale. I luoghi dove sono avvenuti gli incendi sono stati raggiunti dai carabinieri della compagnia di Casarano che stanno ora analizzando le immagini di alcune telecamere presenti in zona per cercare di dare un volto e un nome all’autore degli atti criminosi.
Non ha nulla a che vedere con gli incendi l’arresto avvenuto, poi, nella notte sempre a Matino. Dopo gli episodi registrati intorno alla mezzanotte, la zona di Matino è stata pattugliata dai carabinieri. Un ragazzo, al volante di una vettura risultata rubata poco prima a Parabita, alla vista dei militari avrebbe prima speronato la gazzella dei carabinieri per poi tentare la fuga a piedi per le vie limitrofe. Il giovane è stato comunque rintracciato e fermato. Si tratta di M.D.I., 24enne di Melissano, domiciliato a Racale, che poco più di due settimane fa era finito ai domiciliari per il furto di un’altra auto e giudicato per direttissima, con il patteggiamento della pena a otto mesi. Tornato in libertà sarebbe ricaduto nello stesso errore. Ora è stato ristretto ai domiciliari e sarà processato per direttissima per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
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Di Serena Nuzzaco24 Novembre 2024