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Iran, campionessa scacchi sfida il regime: senza velo al mondiale in Kazakistan

(Adnkronos) - In una nuova sfida al regime dei mullah, la campionessa di scacchi iraniana, Sara Khadim al-Sharia, ha partecipato al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare il velo obbligatorio, al centro delle proteste che da mesi vanno avanti in Iran. Lo rende noto il sito Iran International che pubblica anche una foto della…

(Adnkronos) – In una nuova sfida al regime dei mullah, la campionessa di scacchi iraniana, Sara Khadim al-Sharia, ha partecipato al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare il velo obbligatorio, al centro delle proteste che da mesi vanno avanti in Iran. Lo rende noto il sito Iran International che pubblica anche una foto della giovane giocatrice senza hijab.  

Il suo gesto conferma come, nonostante le pressioni del governo, personaggi dello sport e dell’arte iraniana continuino a mostrare, spesso in sedi internazionali, la loro solidarietà con le proteste, sottolinea ancora il sito che ricorda che Elnaz Rekabi è stata una delle prime atlete ad apparire in una competizione di arrampicata su roccia in Corea del Sud lo scorso ottobre senza l’hijab obbligatorio.  

Accolta da centinaia di iraniani al suo arrivo all’aeroporto di Teheran, la climber non è stata risparmiata dalle rappresaglie del regime che all’inizio di dicembre ha raso al suolo la casa della sua famiglia. Poi era stata la volta della pattinatrice Niloufer Mardani a salire senza velo sul podio dopo una gara in Turchia.  

Anche l’arciera Parmida Ghasemi lo scorso novembre era rimasta senza velo durante una cerimonia di premiazione a Teheran, anche se dopo l’atleta si era scusata dicendosi di non essersi accorta che il velo era scivolato.  

Decine di artiste poi hanno pubblicato foto e video senza il velo, e la loro protesta ha portato all’arresto di molte di loro tra le quali, Taraneh Alidousti, Katayoun Riahi, Hengameh Ghaziani e Sohaila Golestani. Alcune sono state poi rilasciate, ma Taraneh Alidousti, una delle più famose attrici iraniane arrestata lo scorso 17 dicembre dopo aver criticato le condanne a morte per le proteste, è ancora detenuta nella famigerata prigione di Evin, dove sono rinchiusi gli oppositori al regime.  

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