In Puglia la voglia di vacanza batte il fantasma della crisi economica. Le difficoltà affrontate nel 2022 non frenano le prenotazioni per il nuovo anno. È quanto afferma Fabio Ingrosso, delegato Turismo Fiaip Puglia (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali). «Solitamente – spiega – in queste settimane è tutto fermo. Dopo l’Epifania si inizia a raccogliere qualche timida informazione su prezzi, disponibilità e località per poi iniziare a prenotare la propria casa-vacanza nel periodo di Pasqua. Quest’anno invece abbiamo ricevuto conferme per la stagione estiva 2023 da metà dicembre». Il caro energia e il protrarsi della guerra, dunque, non fermano il turismo. Una buona notizia per gli operatori del settore che guardano al nuovo anno spaventati dal difficile contesto economico. Venendo all’analisi delle singole realtà locali, Gallipoli e Porto Cesareo fanno da apripista per tutto il Salento e confermano il trend positivo di presenze con rispettivamente una media di prezzi a notte di 186 euro e 179 per gli immobili in fitto. Secondo Fiaip dal punto di vista nazionale quest’anno si è registrato un incremento del 10% di acquisti di seconde case potenzialmente a disposizione per locazione breve ad uso turistico. Non poteva comunque essere diversamente considerando l’aumento anche dei rendimenti medi lordi, derivanti da questo tipo di mercato, che si attestano tra il 5% e 8%. In questo segmento di mercato l’anno si chiude con il 30% in più di richieste abitative di medio e grandi dimensioni per locazione. Sicuramente la necessità di spazi più grandi, dettati dall’emergenza sanitaria, è ancora viva. A questa si aggiunge probabilmente l’opportunità di condividere e contenere le spese.
Sempre secondo il delegato Fiaip il turismo estero «continua a dare ottimi risultati con presenze oltre il 50% soprattutto nei mesi meno votati del turista nazionale, come maggio o giugno».
I dati in termini di numeri e tempistiche che riguardano il viaggiatore straniero sono confermate anche nel settore small-luxury. Gianvito Mangano direttore di Canne Bianche in provincia di Brindisi, conferma che «a giugno oltre 80% delle prenotazioni arrivano dall’estero. Man mano che ci avviciniamo ad agosto la percentuale si inverte, fino a raggiungere una quasi totalità di presenze italiane nella settimana di Ferragosto. Questa dinamica è ormai una routine». Un’abitudine dura a morire, almeno in Italia, quella della vacanza “agostiana”. Eppure sarebbe importante continuare il processo di destagionalizzazione regionale e avviare politiche territoriali che svincolino la Puglia dall’idea della sola vacanza estiva. «Da questo punto di vista c’è tanto da fare – continua Mangano – dal potenziamento dei voli diretti da e per i grossi hub aeroportuali europei, anche oltre il 15 ottobre, chiusura ufficiale della vendita della stagione estiva, alla promozione del territorio circostante soprattutto nelle stagioni meno calde». Una chiara richiesta di supporto alle amministrazioni locali da parte di albergatori e proprietari di strutture turistiche che non chiedono altro che avere gli strumenti per poter restare aperti anche in inverno. «Quest’anno, per il secondo anno consecutivo abbiamo fatto una scelta che gradualmente ci sta premiando: restare aperti oltre novembre. Avevamo la necessità di garantirci la professionalità del personale in previsione del 2023 – conclude Gianvito Mangano -. Oggi accogliere il turista richiede un livello di formazione molto alto, il settore è altamente concorrenziale da questo punto di vista e, avere un team giovane e preparato è sicuramente un plus. Non potevamo rischiare di perdere qualcuno».
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Di Flavia Di Maio24 Novembre 2024