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Inflazione, parla Saponaro: «Non vedo pessimismo nei consumatori ma maggiore riflessività negli acquisti»

«In queste settimane il consumatore è particolarmente riflessivo: da una parte è emotivamente spinto a spendere di più ma, rispetto al passato, c’è molta più prudenza». Carlo Saponaro, imprenditore barese, già presidente di Federmoda Confcommercio Bari-Bat e componente della giunta nazionale della federazione, non nasconde i timori che l’inflazione possa frenare la propensione alla spesa…

«In queste settimane il consumatore è particolarmente riflessivo: da una parte è emotivamente spinto a spendere di più ma, rispetto al passato, c’è molta più prudenza». Carlo Saponaro, imprenditore barese, già presidente di Federmoda Confcommercio Bari-Bat e componente della giunta nazionale della federazione, non nasconde i timori che l’inflazione possa frenare la propensione alla spesa dei prossimi giorni.

I dati diffusi due giorni fa dall’Istat, d’altronde, parlano chiaro: a novembre i consumi sono scesi a livello nazionale del 3% rispetto al mese precedente. «Ci sono settori particolarmente colpiti dal rialzo dei prezzi – sottolinea Saponaro -. Nel caso dell’abbigliamento conserviamo il vantaggio di ordini effettuati con largo anticipo e questo ci ha difeso per ora dai rincari. Dall’alimentare ai beni di largo consumo in generale, però, è evidente l’impatto dell’inflazione».

Su cosa accadrà dal prossimo anno anche nel tessile Saponaro si affida al governo. «Molto dipende da quali iniziative verranno messe in campo già con la nuova legge di bilancio – rivela -. La nostra è una attività particolarmente legata alle politiche fiscali. Ci aspettiamo un intervento sul cuneo fiscale per accrescere il potere d’acquisto delle famiglie e speriamo in un contesto internazionale più sereno, soprattutto nei paesi strategici nella produzione di petrolio, per calmierare i costi di trasporto. Il tessile rappresenta il 2,5 per cento del Pil nazionale».

Nel frattempo, per quanto riguarda le spese natalizie, l’auspicio è che i timori non prevalgano sulla voglia di evasione tipica di queste feste. «Non sarà un Natale da spese folli – conclude Saponaro – ma rimaniamo comunque fiduciosi».

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